Patto che esclude componenti dei Ds

PACHINO - È stata indetta per domani sera l'ennesima riunione del centrosinistra con le liste civiche nel tentativo di una ricucitura. Le premesse però non appaiono promettenti, anzi per il segretario diessino Borgh, non ci sarà alcun beneplacito alla candidatura Campisi espressa dalla omonima lista, da Rinascita federata allo Sdi e dai Verdi, questi ultimi nuovo soggetto politico che prende il posto di Italia dei Valori nel sostegno della sindacatura dell'ex consigliere provinciale. Gli esponenti fondatori del movimento di Di Pietro, dopo l'imprimatur dato alla candidatura Giliberto al senato dai vertici provinciali, ieri hanno ufficializzato la loro adesione al partito di Pecoraro Scanio abbandonando il movimento dell'ex magistrato di mani pulite. Contraria alla candidatura Campisi anche Rifondazione che con Caccamo torna a riproporre l'idea originaria e cioè quella di una candidatura a sindaco che sia espressione di uno dei partiti politici dell'Unione, bocciando dunque senza appello l'investitura di Campisi, bollata come incauta fuga in avanti. Anche la Margherita, in un primo momento a fianco della frangia centrista dell'Unione, con Blandizzi ha affermato: “La fuga in avanti ha di fatto bruciato Campisi”. C'è poi chi indica in un altro esponente, secondo taluno Lucenti, il vero candidato a sindaco di Rinascita, candidato che salterà fuori dopo le elezioni politiche. Ma su cosa la coalizione di centrosinistra che appariva unita e compatta, è scivolata maldestramente? Il nodo sembra essere legato non solo al quadro politico locale ma anche a quello nazionale. Il movimento Rinascita di Pachino infatti da sempre aspira ad uscire dai limitati argini pachinesi ed a creare un percorso politico che garantisca il movimento di Mauro Adamo a livello nazionale e regionale.

L'occasione è stata rappresentata dall'accordo con lo Sdi con cui il movimento di Mallia si è federato a costo di sciogliere ogni rapporto con gli alleati di Pachino Nuova con cui precedentemente aveva stretto accordi. L'obiettivo è quello di far confluire un buon numero di consensi alla Rosa nel Pugno (i consensi di Rinascita ma anche quelli di Campisi che gode di un buon seguito) in modo da vedere eletto l'esponente locale dello Sdi candidato al Senato. Un'operazione che sarebbe stata ricambiata dai socialisti con un posto in lista alle regionali riservato ad un esponente della lista civica Rinascita che, sempre con lo stesso pacchetto di voti di Sdi, Rinascita e Campisi, avrebbe potuto generare un numero di consensi tale da far eleggere l'esponente civico alla Regione. Stessa operazione per Campisi che è stato candidato a sindaco. Un progetto elettorale legittimo e di tutto rispetto ma che taglia fuori i partiti dell'Unione ed in particolare i Ds che a questo punto contribuirebbero alla vittoria alle comunali (salvo a vedere la percentuale emersa dalle urne) ma non avrebbero sufficienti garanzie di fronte ad un ben congegnato polo civico. Per impedire tutto ciò Borgh e compagni rivendicano il candidato a sindaco per un esponente diessino o in alternativa un congruo pacchetto di voti per la loro candidata alle regionali Ignaccolo. Una istanza respinta dalla coalizione civica che difende la legittimità delle proprie scelte accusando i Ds di non avere un progetto chiaro e di voler basare i propri successi elettorali sui consensi altrui.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 22-03-2006 - Categoria: Politica

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