Parco urbano, sciolto il nodo degli espropri

PACHINO - Ha trovato soluzione l'annosa vicenda legata agli espropri del parco urbano. Il civico consesso ha infatti esitato favorevolmente il punto relativo al riconoscimento del debito fuori bilancio che permetterà il pagamento a saldo delle indennità relative all'occupazione di alcuni fondi legati alla realizzazione dell'opera di contrada Chiusa Rizza. Il punto è stato notevolmente dibattuto in aula anche a seguito di problemi tecnici che avevano comportato il parere negativo del collegio dei revisori dei conti. In particolare il motivo per il quale l'organo di controllo contabile del comune non dava il proprio parere positivo era legato al fatto che il bilancio dell'anno in corso della casa municipale non permetteva di coprire l'intera cifra. L'amministrazione da parte sua riteneva, invece, il debito riconoscibile perché la somma poteva gravare anche sugli esercizi futuri. I revisori invece ritenevano che una simile operazione potesse, per la parte che grava sul bilancio del prossimo anno e che dunque risulta incerto in merito alla data di approvazione, esporre l'ente a gravi danni economici.

Alla fine si è optato per una soluzione alternativa e cioè non riconoscere con il presente esercizio finanziario altri debiti fuori bilancio in modo da recuperare quasi tutta la somma che era necessaria per coprire le somme legate al parco urbano.
La necessità di approvare il riconoscimento del debito è apparsa a quasi tutti i consiglieri, sia di maggioranza che di opposizione, alquanto opportuna. Il dibattito infatti era incentrato più che altro sul metodo da adottare. Secondo il dirigente dell'ufficio tecnico presente in aula infatti la mancata approvazione del debito avrebbe potuto avere conseguenze legali per il comune. Quest'anno infatti scadono i termini quinquennali dall'approvazione del progetto, per cui il vecchio proprietario avrebbe potuto procedere nei confronti dell'ente per occupazione abusiva del suolo. Andrebbe comunque capito come mai il comune ha proceduto alla realizzazione di un'opera quando ancora il vecchio proprietario non aveva lasciato i fondi.
Unico membro contrario è stato Deluca, particolare non indifferente dato che di fatto costituisce l'undicesimo consigliere che permette all'amministrazione di avere una maggioranza. Proprio in merito a tale motivo il centrodestra ha fatto cadere il numero legale e non si è avuta la possibilità di esitare altri punti tra i quali quella relativo alla società di trasformazione urbana. Un segnale forte dunque di una maggioranza non coesa.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 30-12-2004 - Categoria: Cronaca

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