Parcheggi e sanità: La Corte rilancia lo scontro

PACHINO - Prosegue lo scontro tra il segretario cittadino dei Comunisti Italiani, Gioacchino La Corte, e il sindaco Barone per la vicenda parcheggi a pagamento, sanità, viabilità, acqua, nettezza urbana e svincolo autostradale. Dopo un manifesto commissionato dall'amministrazione comunale che tacciava di «memoria corta» La Corte sulla questione della sosta a pagamento in piazza, il segretario comunista afferma: «Non firmai la delibera di giunta del 24 febbraio 2000. Quella delibera non fu attuata. Comunque l'amministrazione attuale sui posteggi aveva libertà di azione considerando anche la protesta di commercianti e cittadini». Sulla questione sanità La Corte fa riferimento all'accordo firmato da Barone nel luglio dell'anno scorso che smantellava la piattaforma del febbraio 2001. «Dopo le proteste dei cittadini - si legge nel comunicato stampa - si ripristinò quell'accordo». Per quel che concerne la viabilità interna di Pachino e Marzamemi La Corte aggiunge che «il sindaco pensa a fare pagare il parcheggio anzichè pensare ai problemi di viabilità dell'abitato». Questi i riferimenti: il ponte di via XXV luglio, parte delle vie Buonarroti e Depretis oltre a via Roma.

Per Marzamemi inoltre si avanza la proposta di un intervento relativo anche allo scolo delle acque bianche nonchè dei canali di gronda. E sulla questione «acqua e nettezza urbana"? «Il sindaco Barone - sottolinea La Corte - prese l'impegno in campagna elettorale per non far pagare le bollette milionarie e ridurre la tassa dell'acqua e della spazzatura. Tutte promesse andate a vuoto, all'insegna delle parole e non dei fatti». Infine l'argomento dello svincolo autostradale. «Fui promotore - scrive La Corte - di una richiesta al presidente della provincia Cavallaro per la revisione del progetto risalente a 35 anni addietro e da parlamentare regionale, nel '99, organizzai una riunione con i sindaci della zona sud per rivedere quel progetto. Pertanto anche qui Barone dice cose errate». La Corte ha presentato inoltre le firme delle tre petizioni: 11747 in tutto.
Fonte: LaSicilia.it il 31-01-2003 - Categoria: Cronaca

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