Paolo Bonaiuto lascia la segreteria di Bono per candidarsi a sindaco con una lista civica

PACHINO - Paolo Bonaiuto si è dimesso dall'ufficio di capo segreteria del sottosegretario Nicola Bono. La notizia, circolata negli ambienti politici ieri mattina, è stata confermata da un comunicato stampa della segreteria politica del sottosegretario e dallo stesso Bonaiuto.

Questo il testo con cui il più stretto collaboratore di Bono ha comunicato al parlamentare di An la propria decisione. «Caro Nicola dopo quasi cinque anni di intenso e proficuo lavoro svolto insieme, per motivi strettamente personali che mi impedirebbero di proseguire nelle giuste condizioni i miei compiti istituzionali, mi sento in dovere di rassegnare le dimissioni. Nel ringraziarti per la fiducia accordatami e per l'opportunità umana e professionale che il ruolo da te affidatomi mi ha consentito di maturare, ti auguro di cuore sempre crescenti successi nella tua proficua attività politica e istituzionale». La decisione di fatto ufficializza la discesa in campo di Bonaiuto alle elezioni amministrative come candidato sindaco della città. Da tempo le voci circa un impegno diretto del capo di segreteria di Bono nella corsa elettorale pachinese circolavano con una certa insistenza.

Le voci erano diventate quasi certezza dopo la votazione della mozione di sfiducia al sindaco Sebastiano Barone che, sia in Consiglio comunale che dal palco della piazza, aveva, se pure senza mai nominarlo, fatto riferimento alla candidatura Bonaiuto.
Quella che dunque era un'ipotesi a questo punto diventa una certezza e nelle prossime ore sarà ufficializzata la nascita di un movimento civico con il quale Bonaiuto scenderà in campo.
Sembra infatti certo che la sua candidatura non sarà espressione né di An né della Casa delle Libertà. L'interessato al momento non ha voluto fare delle dichiarazioni, limitandosi ad affermare: «Chi come me ha una lunga carriera politica alle spalle, nel vedere la propria città languire a causa di responsabilità ben precise, non poteva accettare i compromessi che gli venivano chiesti». Quanto affermato da Bonaiuto sembra strettamente connesso all'ipotetica ricandidatura da parte della Cdl del sindaco uscente Sebastiano Barone, notizia già bollata come infondata da parte del commissario provinciale di An Fernando Cammisuli.

Bonaiuto inoltre, svincolandosi da Alleanza nazionale, risolve un'ambiguità che veniva sollevata da più parti. Erano in molti, infatti, a credere che la doppia veste di candidato di una lista civica centrista e il ruolo di capo di gabinetto del parlamentare di An avrebbe portato ben presto Bonaiuto ad essere candidato sotto le insegne dei partiti della Cdl. Ciò comportava le resistenze di alcuni movimenti sulla conclusione di possibili accordi. Bonaiuto a questo punto ha deciso in maniera esplicita di rompere col centrodestra, dimostrando di credere fino in fondo nel progetto centrista ed autonomista che da tempo sta costruendo.

salvatore marziano
Fonte: LaSicilia.it il 03-12-2005 - Categoria: Politica

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