Pantani: Rinviato di qualche settimana, l'incontro palermitano con l'assessore all'Agricoltura

Pantani: Rinviato di qualche settimana, l'incontro palermitano con l'assessore all'Agricoltura Sarà con ogni probabilità rinviato di qualche settimana, l'incontro palermitano tra l'assessore all'Agricoltura e le organizzazioni agricole pachinesi, per discutere in merito alla istituzione delle riserve «Pantani della Sicilia Sud orientale». La notizia dello slittamento dell'incontro è stata data dal deputato regionale Enzo Vinciullo che era stato promotore del vertice. «Visto che l'assessore all'Agricoltura è cambiato - ha affermato lo stesso Vinciullo -, è necessario concedergli un po' di tempo, prima di chiedere un suo intervento in aula. Aspettiamo che si documenti sulla situazione venutasi a creare nelle zone di Pachino. Ritengo dunque che lo slittamento di qualche giorno dell'incontro, sia assolutamente necessario». La vicenda, com'è noto, riguarda il rapporto vantaggi-disagi che l'introduzione delle nuove riserve, il cui decreto istitutivo è stato firmato lo scorso luglio, potrà comportare sulle decine di aziende che vedono le loro attività minacciate dai vincoli tipici di una riserva naturale orientata.

Prima fra tutte l'impossibilità di utilizzare prodotti chimici o sfruttare il territorio per opere di edilizia imprenditoriale quali capannoni o centri di confezionamento. Contro l'istituzione delle nuove riserve - normalmente considerate una risorsa per il territorio - si sono schierate le organizzazioni venatorie, ma anche il Comune di Pachino e diversi imprenditori agricoli. Ricorso al Tar è stato proposto anche dal consorzio di tutela Igp Pomodoro di Pachino che vede intaccate, dalla istituzione di una riserva in maniera non programmata e non concordata con le istituzioni locali, la propria prerogativa nella produzione a marchio di qualità. Dei ricorsi proposti, ad oggi è stato discusso solo quello delle associazioni venatorie che ha visto non concessa la sospensiva della vigenza dei decreti. A questo punto si attende che gli altri ricorsi, proposti con motivazioni ben diverse rispetto a quelle delle associazioni venatorie, possano essere esaminate dall'organismo di giustizia amministrativa catanese. Nel frattempo, la via del dialogo era stata tenuta accesa proprio dal deputato regionale Vinciullo che ha già più volte sollecitato l'incontro tra le parti, invitandole a sedersi insieme a un tavolo di trattative. L'ipotesi di lavoro più accreditata potrebbe essere legata a una revisione delle estensioni delle riserve istituite, cosa da concordare con l'ente gestore. In alternativa, si potrebbe pensare a una serie di deroghe per consentire il prosieguo delle attività imprenditoriali private all'interno delle stesse riserve. Tutte le ipotesi al momento rimangono aperte, anche se per alcuni imprenditori, già bloccati dai vincoli di destinazione, la via del declino sembra ormai segnata. Ed è a loro che Vinciullo si rivolge quando insiste: «Una soluzione si può trovare».

Sa. Mar.
Fonte: LaSicilia.it il 09-11-2011 - Categoria: Ambiente

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