Pachino chiede 5 mln di Euro a Vespa

Pachino chiede 5 mln di Euro a Vespa Gli agricoltori di Pachino hanno denunciato il giornalista per diffamazione aggravata e chiedono un risarcimento danni di 5 milioni di euro.


di Carlo Ottaviano

Questa volta lo scoop lui non l’ha fatto. E la notizia è caduta nel silenzio di agenzie e giornali nazionali. Eppure stiamo parlando di Bruno Vespa, il giornalista Rai più criticato a sinistra, il più rispettato a destra. Un giornalista che in ogni programma catalizza l’attenzione di milioni (di telespettatori), ma che con una frase di milioni (di euro) ne avrebbe fatti perdere a decine ai piccoli agricoltori siciliani, che adesso i milioni (cinque per l’esattezza e di euro) li chiedono a lui come indennizzo danni.

La storia ha inizio il 21 gennaio, quando a “Porta a Porta”, Vespa affronta il tema del caro prezzi dei prodotti agricoli. Ma oltre a trattare l’argomento sul quale aveva ragione da vendere, una frase finisce per provocare l’ira dei contadini isolani. Grosso modo dice: “Non consumate più zucchine, pomodori e pomodorini perchè fanno male alla salute, in quanto ottenuti artificialmente”. A dargli man forte –ecco, secondo l’accusa, l’aggravante; ecco la seconda azione di un medesimo disegno criminoso- una fruttivendola che intervistata nello stesso programma dichiara che «le zucchine sono delle vere e proprie bombolette di gas, da non far mangiare ai bambini”.

La affermazioni, pronunciate in diretta dinanzi ad un pubblico di poco meno di 6 milioni di italiani, provocano già l’indomani la crisi dell’intera economia di Pachino, il comune all’estremo lembo sud-orientale della Sicilia, patria del famoso pomodorino e di zucchine di altrettanto successo. Stando ai dati contenuti nella querela presentata alla Procura della Repubblica di Siracusa, in pochi giorni il valore del pomodorino al dettaglio sarebbe crollato da 7500-8000 mila lire al chilo a meno di 2000 lire. Ma non solo. Le cronache del quotidiano “La Sicilia”, informano che a seguito del programma “la richiesta di zucchine, si sarebbe completamente arrestata, con conseguenti ulteriori danni economici per gli agricoltori pachinesi, che non sanno più a chi rivendere la merce accatastata nei magazzini.”

Nella querela consegnata all’ispettore Rustico della Polizia Giudiziaria di Siracusa, il rappresentante legale dei produttori agricoli di Pachino, l’avv. Luigi Caruso Verso, sostiene che le affermazioni di Vespa “non sono solo denigratorie e diffamatorie ma prive di alcun riscontro, visto e considerato che mai una volta, nonostante i ripetuti controlli sanitari cui sono stati sottoposti aziende e prodotti, sono stati operati dei sequestri. Anzi, a riprova della genuinità di zucchine, pomodori e pomodorini, i produttori agricoli pachinesi evidenziano che per le loro straordinarie qualità organolettiche alcuni di questi prodotti hanno ricevuto dal ministero dell'agricoltura la tutela provvisoria in attesa del riconoscimento dell'Indicazione Geografica Protetta.”

Insomma se qualcuno voleva dimostrare la potenza di un Vespa e l’influenza che può avere sull’Italia, questa vicenda sembra una dimostrazione quasi scolastica, una prova scientifica. Un intero comparto - se vera la denuncia - è in crisi solo per una-due frasi pronunciate in tv: quasi 2000 ettari di terreno in serra o in tunnel coltivati a ciliegino, un giro d’affari di 150 milioni di euro l’anno, insomma l’economia di una zona ricca nella Sicilia povera rischia di arretrare solo per qualche minuto speso sull’argomento in tv.

Quella del pomodorino è la classica storia della fantasia e della intraprendenza siciliana. I primi esperimenti furono realizzati a Israele e i risultati analizzati all’università di Catania. Ma il ciliegino coltivato tra Pachino e Portopalo risultò con un sapore diverso da quello originario di Israele, più dolce e più consistente. “Nemmeno i tecnici - racconta sul foglio locale Tony Zermo - si sono spiegati questo miracolo della natura. Forse il grado zuccherino, il cosiddetto «brix», dipende dall'acqua salmastra filtrata dalla sabbia, oppure dal fatto che quella è la zona più assolata d'Europa.” Il ciliegino sembra quasi perfetto con i suoi grappoli che producono da 6 a 14 frutti, tutti uguli per forma e peso (da 20 a 35 grammi). In tanti, anche in California e in Spagna, hanno provato a riprodurre la pianta, ma senza lo stesso risultato. Insomma un bel successo per i contadini siciliani che però non avevano previsto di dover prima o poi fare i conti con Bruno Vespa.
Fonte: www.ilnuovo.it il 11-02-2002 - Categoria: Economia

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