Ortofrutta, prezzi "gonfiati" del 15% per il Natale

Altro che prezzi ribassati, come invocava Sergio Billè, presidente Confcommercio. L'aria di Natale gonfia i prezzi al consumo di frutta e verdura. E' quanto afferma la Cia, che rilancia la proposta del cartellino col doppio prezzo per combattere gli aumenti di prezzo ingiustificati.

La Cia sottolinea che in una settimana si sono registrati rincari anche del 10-15%. All'origine, invece, le quotazioni hanno registrato cali generalizzati nell'ordine del 15-20%. La forbice tra costi alla produzione e prezzi al consumo, dice la Cia, «ha ormai dell'incredibile. Ci sono prodotti che dal campo al consumatore subiscono aumenti che vanno dal 400 al 1000%. Tutto ciò si trasforma in un duplice danno: al produttore e al consumatore. Il primo si vede remunerare prezzi bassissimi che a mala pena coprono i costi di produzione e di raccolta; mentre i secondi devono fare i conti con listini da capogiro. Una tendenza che con l'approssimarsi delle feste natalizie si va purtroppo accentuando». La Cia segnala poi che «nei campi, invece, succede addirittura il contrario. Le quotazioni all'origine per alcuni prodotti risultano più basse di tre anni fa».

Sta di fatto che queste artificiose lievitazioni hanno spinto i cittadini a un consistente calo dei consumi di frutta e verdura. Da novembre 2003 ad oggi il calo è di oltre il 6,5%». L'attuale situazione, a parere della Cia, «ribadisce l'esigenza di rendere più chiari tutti passaggi (dal campo alla tavola) della filiera agroalimentare e far conoscere così ai consumatori il reale prezzo dei prodotti pagato all'agricoltore. Il doppio prezzo (origine e dettaglio) da applicare per legge sui cartellini di vendita rappresenta un sicuro deterrente contro le manovre speculative».
Fonte: Greenplanet.net/LaSicilia.it il 06-12-2004 - Categoria: Economia

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