Ortofrutta, "Nuove" da Bruxelles, Confagricoltura è preoccupata

C’è il rischio che l’Unione europea istituisca nuove norme in materia di commercializzazione di prodotti ortofrutticoli che inciderebbero negativamente sugli standard qualitativi di frutta e verdura

"Bruxelles vuole abbassare la guardia", l'allarme è di Confagricoltura, che sottolinea come alcuni Paesi membri dell’Unione europea stiano cercando di convincere la Commissione a modificare i regolamenti sulla commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli, determinando un abbassamento della soglia dei requisiti di qualità e aumentando la confusione nei consumatori.
Confagricoltura fa l’esempio dell'uva da tavola: la normativa vigente prevede che i grappoli in vendita, oltre a dover rispondere a tutta una serie di requisiti visivo-qualitativi, non debbano essere inferiori a 200-300 grammi di peso.
Bruxelles potrebbe ridurre a 75 grammi il peso minimo dei grappoli.Si profila inoltre una diminuzione dei controlli all’importazione, che valgono per i soli Paesi Terzi. “Questo - spiega la Confagricoltura - potrebbe consentire l’affluenza sui nostri mercati di produzioni meno controllate e compromettere anche il livello di sicurezza per il consumatore”.

L'Organizzazione degli imprenditori agricoli invita a non abbassare la guardia in fatto di controlli e di qualità dell’ortofrutta. Solo attraverso la difesa della salubrità, della qualità, della tipicità, infatti, si portano realmente avanti gli interessi di chi produce, ma anche di chi consuma frutta e verdura.
Fonte: Greenplanet.net/Avvenire.it il 11-11-2004 - Categoria: Economia

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