Al Cibus di Parma, manifestazione inaugurata martedì e che si terrà nella città emiliana fino a sabato prossimo, si parlerà di tracciabilità e di filiera alimentare. Un tema molto interessante per i produttori del settore ortofrutticolo del comprensorio pachinese, sottoposto alle dinamiche di competizione, spesso dopati, scaturite dalla presenze anche di prodotto proveniente dalla Cina dove giungono serie minacce anche per gli scarsi controlli in un paese che si è convertito all'economia di mercato mantenendo tutte le storture di un sistema da Socialismo Reale, dove l'unica cosa che non si sviluppa è quella relativa ai diritti umani, dove la Repubblica Popolare Cinese è del tutto carente.

Il "Cibus Tech 2005" si tiene in una superficie complessiva di oltre 100.000 metri quadrati. Saranno presenti anche operatori provenienti dal comprensorio agricolo di Pachino, che raggruppa anche il territorio di Portopalo di Capo Passero e parte dei territorio di Ispica e Noto. Tra le tematiche affrontate in questa edizione 2005 anche quelle legate alle reti wireless e alle strategie di marketing connesse con lo sviluppo tecnologico. Il settore ortofrutticolo, dal quale scaturisce il celeberrimo "ciliegino" (ma non solo) sconta problemi di concorrenza anche di prodotto che viene venduto come "Igp" ma che in realtà giunge da altre zone.

S.T.