Ogni pesce avrà la sua carta d'identità

PORTOPALO - Si è svolto venerdì sera nell'aula consiliare di Portopalo un'interessante conferenza sulla tracciabilità e rintracciabilità dei prodotti della pesca. Ospite e relatore della serata è stato Salvatore Burgarella, esperto di marketing ed uno dei più competenti conoscitori in campo europeo della nuova normativa relativa alla trasparenza dei prodotti alimentari oltre che coordinatore del progetto relativo alla promozione prodotti ittici finanziato dallo Sfop cioè lo strumento finanziario pesca finalizzato alla creazione di un marchio "Portopalo". La nuova normativa 102/78 che entrerà in vigore a partire dal primo gennaio 2005 statuisce che tutti i prodotti alimentari devono essere tracciati per essere commercializzati. Ciò significa che ogni alimento dovrà avere una sorta di carta di identità che indichi tutti i passaggi che quel prodotto ha subito, dalla produzione fino al consumo. «Questo non significa, -ha dichiarato Burgarella- che ogni prodotto dovrà avere una nuova etichetta o un nuovo modo di esporre il prodotto come taluno pensa, ma l'obbligo che i beni di consumo debbano avere tutta una serie di informazioni per risalire in qualsiasi momento alla zona di produzione o al nome della barca, all'identità del produttore o del pescatore, alle modalità con cui il pescato è stato trasportato o conservato fino a quando arriva perviene al banco di vendita. Per raccogliere tutte queste informazioni ovviamente è necessario che i produttori o i pescatori debbano adeguarsi ad un modo nuovo di lavorare, certamente più complesso, e forse difficoltoso per i piccoli pescatori o produttori non abituati, che però potranno avere da questo maggiore sforzo più vantaggi anche dal punto di vista economico.

La tracciabilità, -ha continuato Burgarella- dà delle garanzie identificative del prodotto e sulla produzione per cui il consumatore che ricerca delle qualità è disposto a spendere di più aumentando dunque i margini di guadagno». Appare dunque chiaro come il nuovo patentino di cui i prodotti dovranno essere dotati risulta strategico dal punto di vista del marketing di qualità a cui punta il settore della pesca portopalese che con i finanziamnti regionali punta alla registrazione di un marchio di qualità per il pescato. La rintracciabilità dunque costituisce una sorta di Igp che tutti i prodotti di qualità potranno vantare. Necessario dunque adottare delle procedure, esposte durante il convegno ai numerosi pescatori intervenuti, per adeguarsi alla nuova normativa che fra poco più di un mese sarà già in vigore.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 14-11-2004 - Categoria: Economia

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