Oggi si prova a disincagliare il peschereccio

PORTOPALO - Per il disincaglio del peschereccio egiziano, arenato da tre giorni all'imboccatura dell'area portuale, si attende la giornata di domani in cui verrà messo in atto il primo tentativo. Le condizioni meteo-marine, infatti, dovrebbero dare un'opportunità in questa direzione. L'imbarcazione si è adagiata tra gi scogli di Punta Anipro in seguito al taglio, da parte di ignoti, degli ormeggi. Quindi il peschereccio è stato condotto all'imboccatura del porto, dove si è incagliato. Sugli autori del gesto e sull'esatta dinamica spuntano, intanto, dei particolari. Nei pressi dell'area portuale sarebbe stata trovata una piccola imbarcazione, con due coltelli al suo interno, utilizzata probabilmente dagli autori per tornare sulla terraferma dopo aver lasciato il peschereccio tra gli scogli e con il proprietario della “lancia” del tutto ignaro di ciò. Sarebbe da escludere, tra l' altro, l'ipotesi, apparsa da subito alquanto improbabile, che vorrebbe nell'azione di alcuni clandestini gli autori di questo gesto. Ieri ha preso corpo invece un'altra ipotesi: quella che guarda a personaggi del posto per motivi tutti da individuare. Anche in tal caso non si hanno elementi oggettivi o testimoniali tali da rafforzare queste supposizioni.

Il peschereccio egiziano, posto sotto sequestro la scorsa settimana in seguito a una brillante azione della Guardia di finanza, era stato ormeggiato all'ancora nelle immediate vicinanze di un cantiere di alaggio. Nottetempo qualcuno ha tagliato le cime, dirigendosi verso Punta Anipro dove il motopesca si è quindi incagliato. Quali le ragioni di questo gesto? Forse un tentativo di creare grattacapi a chi ha la custodia del mezzo? O il gesto di alcuni balordi intenti a depredare l'imbarcazione della strumentazione di bordo. Il problema ora è di spostare il peschereccio dal punto in cui si trova. E nel mettere in atto questa operazione bisogna considerare il rischio legato ad un possibile sversamento del gasolio presente nelle stive del peschereccio che al momento, considerando la posizione del natante, è considerato basso. Va rilevato, oltretutto, che buona parte del carburante sarebbe stato trafugato da ignoti già la notte seguente l'ormeggio del peschereccio. Sui dettagli tecnici relativi al disincaglio nulla è ancora stato deciso. Nei giorni scorsi all'Ufficio locale marittimo di via Carlo Alberto si è ipotizzato l'utilizzo di un peschereccio di grossa stazza per effettuare i primi tentativi di disincaglio, oppure l'utilizzo di un pontone che possa rendere la manovra più efficace visto il posizionamento dell'imbarcazione incagliata.

SERGIO TACCONE
Fonte: LaSicilia.it il 19-10-2007 - Categoria: Cronaca

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