PORTOPALO - Una ricerca storica sul passato non molto remoto di Portopalo. Questo il nuovo libro di Corrado Cernigliaro. Lo storico portopalese, autore nel 1996 dell'apprezzatissimo "Portopalo di Capo Passero", si sofferma questa volta su alcuni aspetti specifici che non avevano trovato spazio nel precedente lavoro. Nella nuova fatica letteraria, che si apre con una citazione dalle "Odi" di Orazio (Non omnis moriar), Cernigliaro raccoglie le voci antiche in via d'estinzione relative al dialetto portopalese, i modi di dire proverbiali, le espressioni tipiche e gli epiteti ingiuriosi, i giochi fanciulleschi, le storielle e i canti popolari, con ninne nanne e filastrocche.
Ed ancora le credenze e le superstizioni (scongiuri compresi). L'autore ha previsto anche un capitolo di natura più prettamente storico-sociologica, ovvero come si alimentavano i portopalesi nel periodo della guerra, l'ambiente locale e la vita che si svolgeva nell'estremità sud orientale della Sicilia nei primi anni del dopoguerra. Corrado Cernigliaro ha inoltre dedicato spazio alla festa del Santo Patrono, ai mestieri ormai scmparsi, al periodo in cui anche a Portopalo si facevano le serenate "post fuitina", ai divertimenti nel periodo di Carnevale e alle ingiurie (come nascono e come si diffondono).