Nuova inchiesta: Progetti truccati per accedere ai fondi comunitari

Nuova inchiesta: Progetti truccati per accedere ai fondi comunitari PACHINO - Nuova inchiesta a Palazzo di città. Dopo gli otto avvisi di garanzia a sindaco, dirigenti comunali e imprenditori, ha preso ieri il via la verifica su presunte irregolarità legate all'assegnazione di fondi comunitari. La vicenda è legata al progetto Simbiotic Italia-Malta per rendere fruibili le aree naturali e gli specchi d'acqua presenti sul territorio. Lunedì i carabinieri, mentre le Fiamme Gialle procedevano alla notifica degli avvisi di conclusione indagini al Comune, procedevano all'acquisizione di tutta la documentazione relativa al progetto. Sulla vicenda sembra infatti esserci un dettagliato esposto volto ad evidenziare come il Comune di Pachino sia risultato aggiudicatario delle somme nel progetto Italia-Malta sul presupposto che la bonifica e la valorizzazione del territorio fosse destinata a siti di interesse comunitario e zone a protezione speciale (Sic e Zps). Ciò che sarebbe stato taciuto però è che la vigenza delle zone Sic e Zps nel territorio pachinese è stata sospesa per effetto di alcune pronunce del Tar di Catania che, a seguito di un ricorso dello stesso Comune di Pachino, ne sospese la vigenza estrapolando dalle cartografie tutti i territori ricadenti nei confini comunali. Semplice a questo punto, l'ipotesi indagatoria: se questo particolare fosse stato reso noto, probabilmente i fondi della comunità europea non sarebbero stati assegnati o comunque gli stessi sarebbero rimasti congelati.

Al contrario invece, non solo il progetto è andato avanti, ma sono stati numerosi gli incontri bilaterali tra Pachino e Malta che si sono tenuti sia su territorio pachinese che nello Stato maltese. Dei fondi assegnati inoltre, circa 20mila euro sono già stati spesi, e nei giorni scorsi si è svolta persino la gara di appalto, vinta da una ditta di Messina, per la realizzazione delle operazioni di pulizia del pantano Punto Rio e per la realizzazione dei percorsi naturalistici che dovrebbero rendere fruibile l'area umida. Altra grana sembra poi legata ai pantani da bonificare. I fondi riguarderebbero tutte le aree umide, dando precedenza al pantano Punto Rio la cui bonifica dovrebbe fungere da progetto pilota in via sperimentale. Per quanto riguarda però le altre zone umide, si sarebbe profilata una certa discrezionalità proprio in virtù della vigenza delle sospensive concesse dal Tar in ordine alla vigenza delle aree Sic e Zps. L'ipotesi è che alcune zone sarebbero state artatamente discriminate a causa dei provvedimenti del Tar che, mentre vigono per alcuni, per altri non vengono tenuti in considerazione o non ne viene palesata l'esistenza. Ed il presupposto della presenza e vigenza dei siti di interesse comunitario e delle zone di protezione speciale per essere beneficiari ed assegnatari dei fondi lo si evince già dalla descrizione del progetto Simbiotic che negli obiettivi di propone di «rafforzare la pianificazione, la gestione ed il restauro di alcune aree costiere già siti Natura 2000 di grande importanza a livello nazionale e comunitario» e tali da essere meritevoli di "conservazione e valorizzazione per la promozione di parchi, riserve ed aree protette". Il budget del progetto è di 1 milione 162 mila euro circa per la prima fase sperimentale svolta in collaborazione con Malta.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 20-03-2013 - Categoria: Cronaca

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