Nostalgia e speranza nei pachinesi d'Argentina

Una delegazione argentina dell'Unione Siciliana de Emigrados y Famiglie (Usef) si è incontrata ieri con il sindaco Sebastiano Barone. L'obiettivo è di avviare un gemellaggio che coinvolga la consistente comunità siciliana che vive in Argentina, della quale fanno parte molti originari di Pachino, da lungo tempo emigrati nel paese latino-americano. In rappresentanza dell'associazione argentina erano presenti la dottoressa Graciela Mallia (presidente dell'Usef della città di Marcos Juarez, nella provincia di Cordoba) e Juan Josè Mocciaro (vice segretario dell'Usef di Rosario). L'iniziativa rientra in un tour che ha avuto l'appoggio della Regione Sicilia e che riguarda tutti i siciliani emigrati in Argentina. «L'attenzione alle tradizioni regionali - afferma Graciela Mallia - è l'aspetto più interessante di questa iniziativa, con particolare riguardo all'arte culinaria, per non perdere le nostre radici siciliane». Ad inizio aprile si è svolto a Porto Empedocle il decimo congresso dell'Usef intitolato «Guardare avanti». Graciela Mallia, di chiare origini pachinesi, ha avuto così modo di incontrare alcuni suoi parenti, dopo un'assenza trentennale. «Sono nata in Argentina - aggiunge - come i miei genitori ma il contatto con questo terra è quello che mi è stato dato dai miei nonni che emigrarono da Pachino alla volta dell'Argentina».

A Marcos Juarez hanno pubblicato un periodico, intitolato semplicemente «La finestra siciliana». Il primo numero è recente: 1 marzo 2004. «Questo periodico - dice Graciela Mallia - è uno spazio per comunicare con i nostri antenati, recuperando i ricordi e le tradizioni dei nostri nonni, per far conoscere chi siamo, quali sono i nostri sogni e qual è il nostro piccolo grande approdo che possiamo raggiungere in questa società che cambia continuamente». In Argentina sono presenti circa sei milioni di siciliani. All'incontro di ieri con il sindaco ha preso parte anche il dirigente scolastico Corrado Dipietro. «Abbiamo consegnato la bandiera di Marcos Juarez - conclude Graciela Mallia - un dono che rappresenta la sicilianità della nostra città, segno distintivo di cui andiamo molto fieri». Dal lungo colloquio, alla presenza di Mocciaro e della poetessa pachinese Brunella Mallia, è emersa la fierezza di un'identità, quella siciliana ed italiana, che all'estero i nostri emigrati difendono con grande orgoglio. Un dato, infine, che non ha bisogno di commenti: su 350 famiglie siciliane in Argentina, il 30-40% è originario di Pachino.

Sergio Taccone
Fonte: LaSicilia.it il 15-04-2004 - Categoria: Cronaca

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