«Non mi sento un escluso»

PACHINO - «Non mi sento di essere stato escluso dall'Unione, anzi considero il tavolo ancora aperto». È quanto affermato da Gioacchino La Corte, segretario dei Comunisti italiani dopo la presa di posizione degli alleati centristi dell'Unione che hanno decretato l'ostracismo nei confronti del partito di Di Liberto.
«Non ho ancora comunicato nulla circa le intenzioni del mio partito, -ha continuato La Corte- e non lo farò prima di avere sentito gli altri alleati che sto inviatndo ad una apposita riunione». La Corte quindi rilancia e annuncia un incontro con tutti i responsabili degli altri partiti e movimenti per venerdì 24 nella sede dei Comunisti italiani per discutere sul tema «Norme comportamentali ed organizzative della coalizione di centrosinistra”. I Comunisti italiani dunque non mettono all'odg il problema delle regole di visibilità all'interno di una possibile futura giunta (cosa su cui è avvenuta la rottura) ma le regole organizzative e comportamentali della coalizione, quasi a sottolineare che la presa di posizione e la fuga in avanti del nucleo centrista non è piaciuta affatto. Riguardo al programma proposto dal suo partito, punto che è stato oggetto di critica da parte degli alleati, La Corte ha affermato: “Non è vero che i Comunisti italiani vogliono un loro programma diverso da quello della coalizione, ma solo che anche noi vogliamo presentare un programma alla coalizione che venga discusso e poi eventualmente condiviso dagli altri partiti».

Parte integrante della coalizione si sentono anche i componenti di Rifondazione comunista nonostante la decisione di decretare l'espulsione di La Corte sia stata presa a loro insaputa. «Abbiamo firmato un accordo, - ha affermato il segretario Totò Caccamo - e dunque la nostra posizione non è in discussione. Prendiamo atto però di un asse che si sposta sempre più al centro, verso le liste civiche mentre inizialmente si era parlato di Unione come valore preponderante a cui le liste civiche dovevano dare un valore aggiunto”. Riguardo all'apertura alle liste civiche ed in particolare a Pachino Nuova, Nicastro ha dichiarato: “Non siamo stati affatto contattati dai partiti dell'Unione per cui nessuna proposta o apertura è mai arrivata. Non c'è dunque alcun discorso aperto con l'area moderata del centrosinistra”. Stesso discorso per Iniziativa democratica, anch'essa estranea alle avance del centrosinistra. Sembra dunque fallita la manovra di sostituire l'ala più radicale della coalizione dell'Unione con i movimenti civici rimasti al centro in attesa che la situazione politica si chiarisse.

Sa.Mar.
Fonte: LaSicilia.it il 23-02-2006 - Categoria: Politica

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