Non ha sorpreso la mozione di sfiducia nei confronti del presidente del Consiglio

Non ha sorpreso la mozione di sfiducia nei confronti del presidente del Consiglio PORTOPALO - La presentazione della mozione di sfiducia nei confronti del presidente del consiglio comunale non ha sorpreso coloro che seguono le vicende politiche locali. Da tempo era nell'aria una decisione simile. Dalla coalizione di maggioranza trapela qualcosa circa l'impostazione delle strategie “giustificative” (motivazioni riguardanti la presentazione della mozione) di un atto di notevole rilevanza istituzionale che riguarda la prima carica del civico consesso. Ornella Burgaretta alle amministrative 2004 ha ottenuto un buon risultato personale in termini di preferenze. Il feeling politico con il sindaco Cammisuli, che l'aveva addirittura inserita prima delle elezioni nella squadra assessoriale, si è deteriorato nell'arco di un anno. Decisiva, a questo proposito, si è rivelata la scelta della Burgaretta di votare il bilancio 2005 insieme all'opposizione. In quella occasione, e per qualche mese, il sindaco si ritrovò in minoranza all'interno del consiglio comunale. A quel punto Cammisuli ha ritenuto chiuso ogni discorso politico con la Burgaretta. L'opposizione farà quadrato in consiglio comunale per difendere il presidente.

Il capogruppo Elivio Taccone nei mesi scorsi ha definito “esemplare e super partes” la conduzione dei lavori consiliari da parte di Ornella Burgaretta che ha incassato l'appoggio (più che scontato, essendo parte del medesimo gruppo consiliare) di Corrado Taccone, altro ex componente della coalizione di maggioranza. La situazione attuale vede da un lato gli otto firmatari della mozione di sfiducia (Montalto, Scala Corrado, Pisana, Di Maria, Baldo, Nardone, Scala Sandra e Sortino) e dall'altro i cinque del gruppo “Servire Portopalo” (Elivio Taccone, Montoneri, Scala Paolo, Cannarella e Capodicasa) oltre al già citato Corrado Taccone e, naturalmente, al presidente Burgaretta. Otto contro sette, dunque. Numeri che, se confermati dal voto in aula, porterebbero alla sfiducia del presidente del consiglio. Pare che alla mozione sia stata allegata un'ampia e dettagliata relazione con le motivazioni a supporto di questa decisione. Si prevede pertanto una seduta consiliare interessante da un punto di vista politico che dovrebbe svolgersi entro il prossimo 30 giugno.

S.T.
Fonte: LaSicilia.it il 24-06-2006 - Categoria: Politica

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