Non c'è accordo sui conti

PACHINO - Approvato il bilancio di previsione 2006. Il collegio dei revisori non ha espresso parere unitario.

È stato approvato con delibera del Commissario straordinario Carlo Turriciano il bilancio comunale di previsione 2006, ma non c'è accordo sui conti pubblici. Lo stesso collegio dei Revisori dei conti non ha espresso un parere unitario in merito alla contabilizzazione delle cifre, dando un parere positivo a maggioranza. Su tre componenti infatti due hanno votato a favore ed uno è stato invece il parere contrario. Secondo il parere del membro dissenziente, il bilancio di previsione 2006 non rispetterebbe il patto di stabilità e la spesa limite sostenibile sarebbe stata superata. Non sarebbero stati rispettati inoltre i principi di coerenza esterna. Ad essere contrario all'approvazione dei conti pachinesi rilevando una serie di incongruità è stato Salvatore Paternò, commercialista e membro del collegio di revisione contabile che ha considerato inattendibili parte di maggiori entrate rispetto al trend storico, prendendo in considerazione anche l'entità del disavanzo della gestione della parte corrente, il finanziamento di tale disavanzo con l'avanzo presunto di amministrazione 2005, le origini del disavanzo ed il mancato rispetto degli obiettivi di finanza pubblica. Visto il parere non unanime del collegio dei revisori, il commissario Turriciano ha chiesto all'ufficio comunale di ragioneria maggiori lumi soprattutto in merito alle perplessità manifestate dal componente dissenziente dell'organo di revisione. Il responsabile dell'ufficio di Ragioneria Carmelo Lorefice ha però rassicurato il commissario straordinario a dare il via libera allo strumento economico. Le perplessità espresse erano legate in buona parte alla inattendibilità delle maggiori entrate rispetto al trend storico. Il bilancio di previsione infatti contabilizza nella voce entrate tributarie un incremento rispetto alla previsione definitiva dell'anno precedente di 613 mila euro circa, un incremento di 340 mila euro nella voce imposte ed uno di 400 mila euro nella voce tasse. Un aumento considerato da Paternò non giustificato e che invece il responsabile dell'ufficio ragioneria ritiene opportuno in forza del fatto che per ciò che riguarda l'Ici sono stati emessi circa 150 avvisi di liquidazione o accertamento e conseguenti ruoli coattivi, che l'imposta sulla pubblicità tiene conto di quanto effettivamente incassato negli anni precedenti e che la previsione di aumento delle entrate relativa alla tassa sui rifiuti solidi urbani è dovuta alle azioni antievasione condotta dall'ufficio tributi che ha anche approntato un progetto antievasione approvato dallo stesso commissario Turriciano.
Inoltre il disavanzo risulta finanziato con l'avanzo che per altro non può considerarsi tutto presunto. Altro punto dubbio sollevato da Paternò è relativo all'aumento delle voci di spesa che sarebbero lievitate rispetto alle previsioni di ben 815 mila euro. Una cifra notevole, ma che, secondo le spiegazioni date da Lorefice, sarebbero per la maggior parte imputabili al rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro per il personale dipendente e dunque obbligatorie e di cui una parte da non contabilizzare rispetto agli obiettivi del patto di stabilità. Nonostante tutto comunque la lettura delle cifre sarebbe discordante e rimane ancora invariato il debito di 3 milioni di euro con la Bcc. L'anticipazione di cassa infatti è stata rinnovata per il secondo semestre 2006.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 16-05-2006 - Categoria: Politica

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