Niente fondi per le coste

Niente fondi per le coste “L'assessorato regionale all'ambiente dimentica la provincia di Siracusa e le coste della zona sud nel piano degli interventi della regione per porre rimedio all'erosione delle coste”. È quanto denunciato dal consigliere provinciale Giuseppina Ignaccolo che fa notare come negli elenchi dettagliati pubblicati e relativi agli interventi contro il rischio erosione, non sia stata inserita nessuna delle coste siracusane né di quelle della zona sud ed in particolare di Marzamemi, Pachino e Portopalo.

La regione finanzierà interventi per 40 milioni di euro che saranno distribuiti tra le province di Agrigento, Palermo e Messina. Rimangono dunque a bocca asciutta e senza il becco di un quattrino la diga di contrada Spinazza che sprofonda vistosamente dato che le fondamenta sono state corrose dai flutti marini, le abitazioni della Marinella a Marzamemi, la contrada Concerie ed il costone roccioso di Scalo Mandrie a Portopalo dove insistono le “casuzze” dei pescatori. Tutte zone fortemente a rischio e che richiedono interventi urgenti.
“L'intera provincia, -ha affermato la Ignaccolo- avrebbe avuto bisogno di finanziamenti, basta ricordare la penisola Magnisi, la Mazzarrona, il litorale di Ortigia, la penisola Maddalena, Arenella, Fontane Bianche ecc. Spero che quella dell'assessorato regionale al territorio ed ambiente sia solo una dimenticanza a cui possa essere posto rapido rimedio, -ha continuato l'esponente provinciale- e che gli elenchi dei beneficiari pubblicati sia solo un'elencazione incompleta ed in realtà anche la provincia di Siracusa possa beneficiare delle risorse disponibili”.

Le condizioni delle coste della zona sud sono state da tempo sottoposte all'attenzione degli organi competenti. La Capitaneria di Porto ed i tecnici della Provincia hanno spesso attenzionato i problemi legati alla diga di Spinazza dove è stato costruito il lungomare trascurando però lo stato fatiscente della diga ceduta dalla base e spezzata in tre tronconi nonostante il tratto in specie fosse in cemento armato. Quasi scomparsa poi la battigia alla Marinella ed in località Concerie.

Alla Marinella sono già stati intaccati diversi immobili a cui si è posto rimedio inserendo un'ossatura in ferro e costruendo una sorta di frangiflutti per smorzare la forza delle onde, rimedi che si teme si rivelino incompleti con il passare del tempo.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 18-01-2007 - Categoria: Politica

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