Niente celebrazioni per Brancati

Niente celebrazioni per Brancati PACHINO - Pachino dimentica il suo concittadino più illustre nella ricorrenza del centenario della sua nascita: Vitaliano Brancati. Nonostante negli anni scorsi la casa municipale si fosse impegnata a ricordare, con l'apposizione di una targa nella casa natale e l'avvio di una serie di manifestazioni tra le quali una mostra nella pinacoteca comunale di oggetti, manoscritti, fotografie in ricordo del suo cittadino più insigne, e nonostante nel 2005 sia stata avviata una proficua collaborazione con il circolo della stampa di Torino presieduto dal pachinese Giovanni Firera con la creazione dell'associazione culturale "Vitaliano Brancati" la cui presidenza onoraria spetta al sindaco di Pachino, la città del vino e del ciliegino disattende l'appuntamento più importante e cioè l'omaggio a Vitaliano Brancati nel centenario della sua nascita ricorso lo scorso 24 luglio. La grave gaffe non è passata inosservata al consigliere comunale Angelo Petralito che ha attaccato duramente l'amministrazione comunale rea di avere dimenticato la ricorrenza. "In molte parti della Sicilia ed in Italia, -ha affermato Petralito- sono state organizzate delle manifestazioni trasformando l'anniversario della nascita in un vero e proprio evento culturale.

È scandaloso come a Pachino non sia stata presa nessuna iniziativa. Abbiamo perso una grande occasione per rendere omaggio ad uno dei più illustri pachinesi della città. Allo stesso modo abbiamo perso una grossa occasione per pubblicizzare il nome di Pachino e per fare conoscere la nostra città non solo come patria del vino e del ciliegino ma anche come patria di intelligenze e di cultura". Nessun convegno, nessuna manifestazione e neanche un segno di ricordo per l'autore di opere apprezzate ovunque quali "Il Bell'Antonio, La Governante, Don Giovanni in Sicilia, Paolo il Caldo per enumerare solo alcune delle opere che hanno trovato anche una veste cinematografica. Solo il Festival Internazionale del cinema di Frontiera ha esposto una gigantografia di Brancati durante le proiezioni. Per il resto tutto è passato sotto silenzio. L'assessore alla cultura Elio Basilico si è giustificato facendo notare come il capitolo di bilancio sia completamente vuoto. "E' inutile criticare, -ha affermato Basilico- quando chi ha amministrato prima di noi non ha previsto neppure un centesimo per l'occasione. Per colpa di chi ci ha preceduto, chi si è insediato da soli pochi giorni non ha potuto prendere parte in rappresentanza della città, neanche a Catania alle Ciminiere dove Pachino era stato invitato proprio come città che ha dato i natali all'insigne personaggio. Le accuse sono un boomerang per chi le fa".

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 29-07-2007 - Categoria: Cronaca

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E' tutta una manovra....politica...per me delinquenziale...

il Sindaco dice che la protesta è una strumentalizzazione politica...Io dico ed aggiungo che c'è molta delinquenza intellettuale...

La Ignaccolo che organizzava l'annuale rassegna è stata costretta a fare i bagagli...E di Vitaliano Brancati non ne parla più...

Quando il centrosinistra era in amministrazione si sono dimenticati di assegnare qualche euro per programmare una manifestazione a sostegno e ricordo di Vitaliano Brancati...

Ora spunta Petralito( ex consigliere di FORZA ITALIA)( Ma Lui è giustificato...non è un saltafossi qualsiasi..alla medicina convenzionata di stampo feudale si concede tutto)
Dunque è un salta fossi autorizzato e benvoluto da quella realtà cremosa primordiale che ha sempre messo i cittadini e i lavoratori ai ferri...tipo zappa e mutu...

Che ha il pregio di avere ripulito dalla presenza ingombrante dell'ex margheritoso Blandizzi...

Oggi dopo essere stato muto per anni prende coraggio e apre bocca per denunciare l'assenza di qualsiasi manifestazione in onore del concittadino...

Ciliegina sulla torta: al festival del cinema di frontiera c'era la gigantografia...Ma come sono conditi bene questi articoletti....

Capisco che è difficile per taluni intellettuali,si fà per fare caciara, comprendere che in questo territorio esiste anche la parte internettiana...

Li capisco e comprendo la loro angoscia... poichè non avendo lo strumento sotto il loro controllo...volutamente viene ignorato come realtà viva e pulsante della memoria locale tra passato presente e futuro che li circonda...
Salvo poi per qualsiasi argomento che gli interessa..sono pronti ad utilizzare il suo archivio....

Ebbene sarà frequentato anche anche da una minoranza,il 90& degli ingressi è tutto italiano, e è ne rendiamo perfettamente conto: ma è ovvio fare notare che non tutti hanno dimenticato...

Intanto ecco un sito a suo onore

http://xoomer.alice.it/spinello/VITALIANO_BRANCATI/index.html

Poi basta poco vedere che sono diversi nell'ultimo periodi i post inseriti su Pachinoglobale e sul mio Cold Blog...per tanto..Non possiamo essere accomunati tra coloro che non hanno memoria e rispetto per un nostro concittadino..

Allego questo articolo del mio Amico Vitaliano.....hahahhahahahhaha
che nel frattempo si stà sicuramente girando nel suo sacrario nel constatare che oramai lo usano anche per fare lotta politica...

Occhio... e leggetelo per bene prima di sparare stupidaggini...a cominciare da coloro che hanno fondato l'associazione...

Se fosse ancora vivo verrebbe considerato un intellettuale rompiballe....Vedi lo scontro con Togliatti...E.a livello locale, alla stregua dell'ex direttore della Ras che ha fatto arrabbiare molti quando pubblicò il suo libro sulle ingiurie dei cognomi pachinesi...
Chi sarebbe, secondo Voi, ai tempi moderni il Paolo il caldo di turno????
hahhahahahahhahahhahahahha

Corriere della Sera

LA GUERRA CONTRO LA RAGIONE

Da quando l’intelligenza si è voltata furiosamente contro se stessa?

La risposta non puo’ essere precisa. Segni di malumore, nell’interno del pensiero, ce ne sono sempre stati; pensare male del pensiero è uno dei piu’ antichi capricci del pensiero stesso. Ma in realtà è solo nel punto culminante del Romanticismo che all’intelligenza viene assegnato un compito diabolico, e il peccato originale, derivante da un eccesso di curiosità, ricordato con disgusto.

Il vecchio Adamo è un cupidissimo lettore di libri al quale mancano i libri. Il fatto che, pochi minuti dopo la nascita, sbadiglia e si annoia, denuncia in lui un vero intellettuale. Quando, svegliandosi, si trova accanto un essere del tutto simile a lui ma, per alcune piccole misteriose diversità, fortemente desiderabile, la contentezza lo invade.

E’ una contentezza purtroppo che dura pochi minuti: di nuovo la noia prende posto nei suoi occhi, e la donna se ne accorge. Dotata di una fortissima intelligenza femminile, di tutta la possibile intelligenza femminile, di tutta la possibile intelligenza che puo’ raccogliersi in una fronte di donna, e che consiste nel comprendere il malumore dell’uomo. Eva si allea con il serpente.

E’ molto piu’ probabile che sia andata Eva da lui, piuttosto che il serpente da lei. Eva che si reca da un consigliere cosi misterioso anticipa tutte le donne che si recano da una fattucchiera per conoscere cosa si annida nel cervello scontento del loro uomo e quali rimedi bisogna usare.

Il serpente le dà una chiara risposta: Adamo si annoia; egli è, per suo destino, padre a miliardi di uomini che leggeranno dei libri, e non posssiede un solo libro.

*Cos’è libro? domanda Eva.

*Le tue discendenti, ogni mattina, si stancheranno le mani a spolverare il dorso di questi singolari arnesi. Tuttavia io non sono in grado di mostrarti un esemplare. Sappi pero’ che tutti i libri di domani sono contenuti in nuce nell’interno della mela”.

*Una mela?”

*Eccola!... Falla mangiare al tuo uomo, e vedrai che guarirà della sua noia.

“E io posso mangiarla?

“Lasciala stare!”

“Allora la mangio... Com’è strana!. A me non piace tanto. Vedremo se a lui piacerà”

* * *

Il peccato originale, peccato di intelligenza, è stato sempre guardato con simpatia in Europa; si puo’ dire anzi che unicamente in questa simpatia si manifesta il vero carattere, indole, forza dell’Europa. Il vecchio mito di Prometeo è contenuto nel nuovo mito. Adamo è scusato e ammirato nell’atto che lo fa passare da fannullone a vero uomo. E’ infatti da quel momento preciso che la contemplazione perde la sua aria estatica, vuota, pigra, negligente, e ne aquista una energica, attiva, laboriosa. Una nuova forma di lavoro è nata, e si puo’ compierla stando sdraiati su un letto o seduti: la meditazione.

Il cristianesimo, a mano a mano che acquista un carattere europeo, condanna sempre di meno la meditazione, e comunque del periodo di tempo, in cui quest’altissima energia dell’uomo viene disprezzata dalla nuova religione, gli europei hanno un pessimo ricordo che nessuna abilità di storico riuscirà a mitigare, un ricordo di buio e tetraggine, sicchè alla parola Medioevo non avverrà mai di lavarsi del suo colore nero.

La grande fatica di quegli anni consiste nel rendere piu’ intelletuale che possibile la nuova fede, finche non si arriva al verso di Dante in cui Dio viene chiamato.



Luce intelletual piena d’amore.

La chiesa cattolica è la massima artefice di questo capolavoro: l’Europa non puo’ vantare nulla di piu’ europeo; ai Santi, che venivano dall’Oriente col cuore in mano, la Chiesa ha aggiunto una fronte spaziosa. Il mondo non ha avuto mai un momento migliore di quello in cui uomini innamorati della Bontà hanno cominciato a pensare.

Europa e intelligenza sono la stessa cosa; chi, in Europa, ha accentrato col carattere intellettuale della propria società ha portato quella società davanti alle altre.

Quando la chiesa cattolica cominciò a sonnecchiare sui suoi vecchi libri, e rallentò la fatica di sempre più intellettualizzare la Fede, sopravvenne la riforma a continuare quell’opera portandola agli estremi sino a rendere addirittura critico e indagatore a’occhio del Cristiano.

Sta il fatto che l’Europa si è sempre vantata di pensare e si è riservata, nel suo Paradiso, come eterna beatidutine, la gioia di comprendere al massimo le cose del mondo.

E finchè ha avuto quest’orgoglio, è stata l’Europa.

I guai cominciano nel tardo Romanticismo, quando improvvisamente, un’ira senile contro l’antico modo di vivere, contro la propria indole ,carattere,destino, in una parola contro l’intelligenza e il pensiero, stravolge alcuni grandi cervelli.

Il Medioevo, al quale questo insano periodo viene paragonato, è una splendita età europea al confronto, perchè il Medioevo è fatto di barbarie che vuole civilizzarsi, e la nuova epoca di civiltà che vuole imbarbarirsi credendo di evitare cosi la corruzione.I simbolo del Medioevo è Attila che rimane turbato davanti al massimo intellettuale della sua epoca, il Papa, e non osa fissare quegli occhi fatti misteriosi dalle continue letture. Un intellettuale della nuova età rimarebbe invece turbato lui davanti ad Attila, e non finirebbe di ammirare questi muscoli guizzanti, questi occhi nudi di qualunque pensosità, quella fronte pelosa in cui s’incarnerebbe lo slancio vitale.

La differenza sembra piccola, ma nella sostanza è grandissima. Sparandosi un colpo di rivoltella contro la tempia, l’Europeo si arreca minore danno che disistimando la Ragione.

Continua pagina 2
L'ex forzista Petralito(e ora a quanto pare anche ex Margherita ed ex PD) ha pienamente ragione!
Pachino ha perso una grande occasione per celebrare il figlio più illustre a cui ha dato i natali.
Era un grande appuntamento con la storia di Pachino, per evidenziare con orgoglio una ricorrenza che avrebbe potuto dare lustro ad una comunità intera.
Credo però opportuno ricordare che il centenario della nascita di Vitaliano Brancati andava preparato ed organizzato nei tempi dovuti.
Mi pare fra l'altro che il Consigliere Petralito ha fatto parte del governo della città in un periodo nel quale tale evento andava sicuramente programmato!
Ma... questa è Pachino... dove è facile criticare sempre e solo gli altri, dimenticando con sfacciataggine tutto quello che non si è fatto il giorno prima!
Tornando alla questione "Brancati", non si può non rilevare l'assoluto silenzio dell'assessorato provinciale alla cultura , che in questo contesto aveva il dovere di promuovere le opportune iniziative per celebrare l'illustre concittadino, piuttosto che farsi distrarre da diatribe pseudopolitiche e interessi da cortile che sicuramente non coinvolgono l'aspetto culturale del territorio. A buon intenditor....
Credo infine opportuno stigmatizzare anche l'operato degli organizzatori del cinema di frontiera che avrebbero potuto dare un maggior visibilità al centenario Brancatiano, magari con una rassegna cinematografica sul nostro Vitaliano.
...E passeggiando la sera sotto la gigantografia di Brancati affissa sul palazzo di Villadorata non si può non notare lo sguardo indignato del più illustre figlio di Pachino...

Saluti letterari
Guido Lavespa