Nessuna intesa con quel che resta di Fi

Nessuna intesa con quel che resta di Fi PACHINO - «Speravamo che i botti, con l'Epifania, fossero finiti quand'ecco arrivare una deflagrazione firmata Forza Italia, o quel poco che ne è rimasto». Il coordinatore di Rinascita, Sebastiano Mallia, risponde alle dichiarazioni del capogruppo consiliare forzista e di quanti avevano nei giorni scorsi parlato di possibili accordi tra Forza Italia, Dc e la stessa Rinascita. «Si vaneggia in questa dichiarazione di un non meglio precisato accordo politico sulla scorta di una continuità tutta da dimostrare, magari in vista di possibili scenari anche elettorali. - aggiunge Mallia - Bisognerà ricordare, però, che, con il rilancio della Casa delle Libertà, intesa come immaginaria famiglia felice ed unita, a Pachino gli ex amici di Forza Italia si sono da soli degradati al rango di semplici buoni conoscenti di Rinascita. I rapporti, pertanto, si limitano al saluto, a qualche pacca sulla spalla o, al limite, a qualche buon consiglio: nulla di più».

Mallia parla inoltre di patto di fine legislatura stracciato malamente dai forzisti. «Ci siamo rimasti male per il modo in cui un patto di fine legislatura è stato svenduto dai forzisti sia pure in vista della loro commovente riunificazione nel centrodestra. Invitati dal coordinatore di Forza Italia ad un confronto sull'attualità politica, confronto che non ci faremo mancare con nessuno, purché si parli di politica, ci siamo limitati ad esporre la nostra opinione sull'attuale quadro politico, evidenziando come, allo stato, sia in corso una drammatizzazione, alquanto sospetta, proprio su Quartarone e i suoi colleghi di partito da parte dei loro parenti polisti. Ma da qui a ipotizzare un accordo per le prossime elezioni -quali, quando?- ce ne corre». A sinistra intanto c'è chi fa riferimento alle frizioni tra Ds e Rifondazione Comunista. Rosario Spinello, nel portale web «Pachino Globale»scrive: «Avevo sentito di questo aut aut di Rifondazione al centrosinistra di Pachino, che praticamente, nel linguaggio corrente, vuole dire: o ci date la poltrona a Siracusa, alla provincia, o alle prossime elezioni comunali correremo da soli».

Sergio Taccone
Fonte: LaSicilia.it il 14-01-2005 - Categoria: Politica

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