«Nessun aiuto al commercio»

«Nessun aiuto al commercio» PACHINO - Preoccupa la situazione di crisi nel settore del commercio pachinese. A rafforzare le inquietudini espresse nei giorni scorsi da una rappresentante della categoria, è stato anche il segretario di Rifondazione comunista Totò Caccamo che ha dichiarato: «Come commerciante e come esponente politico cittadino, condivido le preoccupazioni espresse in merito alla crisi che interessa le attività commerciali di Pachino. Le cause, ormai decennali, sono da indicarsi nella nascita dei grandi centri commerciali, ma anche nel mancato impegno delle Amministrazioni comunali susseguitesi negli ultimi anni, che non hanno mai intrapreso alcuna iniziativa a sostegno dei piccoli commercianti. Esiste, ad esempio - ha continuato Caccamo - uno studio di indirizzo e di programmazione per elaborare strategie a sostegno del commercio cittadino, commissionato dal comune, che però non è mai stato preso in considerazione». L'esponente di Rifondazione punta il dito sulla mancata valorizzazione del centro storico locale, un tempo anche centro commerciale della città.

“Bisognerebbe investire di più e meglio nelle manifestazioni che interessano il centro storico di Pachino, -ha affermato l'esponente politico locale- le manifestazioni in genere sono rare e di scarsa qualità, e invece bisognerebbe elaborare un programma stabile e duraturo, provvedere ad iniziative contro il “caro-affitti” ed elaborare un regolamento che preveda incentivi economici per i commercianti che apportano miglioramenti alle attività al fine di meglio inserirle nel centro storico. Mi auguro che il tema della crisi del commercio sia affrontato urgentemente dal Sindaco e dall'Assessore al ramo, e che i gravi problemi del settore non siano accantonati, come è accaduto fino ad oggi”. Intanto la situazione del commercio al dettaglio è piuttosto precaria. Sono numerosi gli esercizi commerciali del centro cittadino che sono stati posti in vendita dai gestori e dai proprietari. Un fenomeno, quello della cessazione delle attività, che negli ultimi mesi ha avuto una brusca accelerazione, sintomo di un malessere economico che investe l'intera economia cittadina. La cessazione delle attività è un fenomeno che investe tutti i settori, dalle pasticcerie alle profumerie ai negozi di abbigliamento. Per molti operatori commerciali la chiusura dei negozi o la vendita degli esercizi commerciali sarebbe legata alla brusca flessione economica frutto della crisi agricola. Il forte indebitamento delle famiglie e la sempre più scarsa liquidità penalizzerebbero dunque oltremodo le attività imprenditoriali e commerciali.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 29-01-2007 - Categoria: Politica

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