Nascerà Marina di Capo Passero con il nuovo Piano regolatore del porto

PORTOPALO - E' un uomo vulcanico il neo comandante dell'ufficio locale marittimo, Salvatore Cascione. Ha le idee chiare e affronta ogni argomento con la risolutezza che gli proviene da anni e anni sempre in prima linea nel soccorso e nelle emergenze come responsabile del servizio operativo della Capitaneria aretusea. Se il mare per lui non ha segreti, in cielo è stato uno dei primi a far parte degli equipaggi fissi di volo aerei del servizio ecologico marittimo. Cascione è entrato in servizio come sottoufficiale della Marina Militare nella metà degli anni settanta, nel 1976. Per parecchi anni è stato assegnato alla Capitaneria di porto di Siracusa.
A terra, adesso, si entusiasma su progetti epocali destinati a cambiare il volto del territorio sotto la sua egida. Da un paio di settimane studia e analizza le prospettive di Portopalo, Comune dove ha sede la più importante marineria della provincia di Siracusa con circa centosessanta natanti iscritti a ruolo.

Quali sono i progetti, a suo parere, migliori per il rilancio del territorio?

«Quello del Parco Ecologico di contrada Cicogna a Scalo Mandrie, finanziato dall'assessorato regionale ai beni culturali è ottimo. Ha un costo di oltre due milioni di euro ma consentirà alla risorsa mare un'occasione di valorizzazione in più. Il bagnante avrà la possibilità di fare una passeggiata culturale accarezzato dalla brezza marina».

Cosa ne pensa del nuovo Piano regolatore del porto?

«Segue lo stesso iter di quello siracusano che è già stato approvato dal civico consesso, anche il nuovo Prp di Portopalo, entro il mese, approderà in consiglio comunale e comincerà il cammino verso la fase esecutiva. Lo condivido appieno. Il Porto verrà sostanzialmente diviso in due. Ci sarà la zona prospeciente al molo di Ponente, dove attualmente regna il nulla, che diventerà zona diportistica e turistica. Sono previsti 700 posti barca, il nome sarà «Marina di Capo Passero». Nella zona di levante, invece si creeranno 300 posti barca e non c'è niente di più necessario».
Perchè?

«Basta dare un'occhiata per rendersi conto che attualmente è possibile ormeggiare correttamente alla banchina solo una ventina di barche mentre le imbarcazioni iscritte superano le centocinquanta. Salta agli occhi insomma, che la materia si deve disciplinare».

Qual è il suo auspicio?

«Che tutto ciò si realizzi durante i cinque anni del mio mandato. Io ce la metterò tutta».

Graziella Ambrogio
Fonte: LaSicilia.it il 07-10-2003 - Categoria: Cronaca

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