Morto per colpo violento al capo

PACHINO - La morte del malcapitato pensionato di Pachino, Corrado Spatola, è stata determinata da un violento colpo inferto con un corpo contundente sulla cima della testa. La botta ha provocato un vistoso trauma cranico e la lesione del cervello, con conseguenze fatali per l'anziana vittima che sarebbe morta nel giro di pochi minuti. Sono questi i risultati dell'autopsia cui è stato sottoposto il cadavere di Corrado Spatola, ieri pomeriggio, da parte del medico legale Giuseppe Bulla. L'accertamento autoptico, effettuato presso sala obitorio del cimitero di Pachino, è iniziato alle 15,30, e si è concluso tre ore dopo. Ora che è stata accertata la causa della morte, resta ancora da chiarire con quale strumento sia stato colpito al capo il povero Corrado Spatola. Secondo il medico legale il corpo contundente usato dall'omicida potrebbe essere di vario tipo: dalla pietra al bastone, alla spranga di ferro. Dei tre possibili corpi contundenti, nel carniere dei carabinieri della Compagnia di Noto sono finite due sassi di una certa dimensione, che presentano delle strane colorazioni. Occorreranno delle analisi da effettuare in laboratorio per verificare la compatibilità di quelle due pietre con la lesione accertata sul capo del povero pensionato.

I due sassi sono stati già inviati al centro investigativo dei Ris di Messina per ottenere quei risultati che consentiranno di dire se si tratta del «corpo del reato» oppure no. Sul fronte delle indagini, coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica Paola Vallario, purtroppo, non sono da registrare apprezzabili risultati. I carabinieri della compagnia di Noto, stanno continuando a raccogliere le deposizioni di persone informate dei fatti, ma indicazioni di rilievo prese non ne sono arrivate. Il giallo è destinato a rimanere tale, perchè sulla sanguinosa aggressione patita da Spatola non sembrano esserci testimoni. L'assenza di testimoni oculari non vuol dire non sapere qualcosa sul tragico episodio. O non conoscere i rapporti di lavoro o affettivi che coltivava la vittima. In questa direzione si muovono le ricerche dei carabinieri.
Fonte: LaSicilia.it il 18-02-2003 - Categoria: Cronaca

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