«Modificare lo statuto comunale per la sfiducia»

PORTOPALO - Modificare lo statuto comunale per inserire la sfiducia al presidente del consiglio. La proposta arriva dal consigliere di maggioranza Corrado Scala. “Già quando ricoprivo la carica di presidente del civico consesso, nella scorsa consiliatura – afferma Corrado Scala – lanciai questa proposta, convinto che riformare lo statuto comunale prevedendo la sfiducia, avrebbe responsabilizzato l'intero organo consiliare. Coerentemente ripropongo questo tema. E in questo caso mi sento inattaccabile da un punto di vista politico visto che ho fatto tale proposta anche quando occupavo lo scranno più alto dell'aula consiliare. Considero infatti – aggiunge il consigliere Scala - lo strumento della sfiducia al presidente un istituto utile ad attuare anche una forma di contrappeso e di verifica sull'operato della seconda carica istituzionale in ambito comunale, visto che il presidente viene eletto dai consiglieri stessi”. La proposta di Scala tuttavia non può non presupporre un passaggio, necessario, in giunta. L'amministrazione comunale infatti dovrà deliberare la modifica statutaria che quindi, per essere approvata, dovrà ottenere la maggioranza del consiglio comunale (8 voti) dopo alcuni passaggi consiliari. Un iter non breve ma che Scala ritiene fattibile. La situazione attuale in consiglio comunale, rispetto al giugno 2004, si è alquanto modificata. Il presidente del civico consesso, Ornella Burgaretta, eletta un anno e mezzo fa dalla coalizione del sindaco, è uscita dalla maggioranza qualche mese addietro, costituendo un gruppo (insieme ad un altro ex componente della coalizione di Cammisuli) che si è posto all'opposizione.

Gli equilibri attuali all'interno dell'organo consiliare vedono otto consiglieri a sostegno del sindaco contro sette dell'opposizione. La presa di posizione ufficiale di Corrado Scala a questo punto diventa un passaggio in grado di mettere in moto il meccanismo di modifica statutaria, anche se poi bisognerà procedere con la votazione in consiglio comunale per sancire la modifica statutaria. “Secondo me è una modifica da apportare – conclude Scala – e per colmare un vuoto statutario”. Nei mesi scorsi l'ex capogruppo di maggioranza, Antonio Di Maria, in seguito all'uscita di Ornella Burgaretta dalla coalizione che sostiene il sindaco, aveva chiesto le dimissioni del presidente, considerate la nuova situazione all'interno dell'assemblea consiliare. In quella circostanza Di Maria aggiunse che “sarebbe opportuno ridare la parola ai consiglieri per una votazione”. Adesso c'è la prospettiva di un cambio statutario per inserire la sfiducia al presidente avanzata dal consigliere Scala che sembra tracciare l'agenda consiliare a breve termine.

S.T.
Fonte: LaSicilia.it il 21-12-2005 - Categoria: Politica

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