Mobilitazione generale per la crisi agricoltura

VITTORIA - Anche gli agricoltori pachinesi hanno aderito alle due giornate di protesta e di blocco del settore agricolo indette dai serricoltori di Vittoria contro la grave crisi che ha colpito l'intero settore dell'ortofrutta. Ieri le rappresentanze della maggior parte delle realtà agricole pachinesi sono partiti alla volta di Vittoria al seguito della delegazione degli operatori del settore anche i gonfaloni ufficiali di Pachino e Portopalo ed una rappresentanza istituzionale capeggiata dal presidente del consiglio Ninni Nicastro e da un picchetto della polizia municipale. Diverse sono state le riunioni e gli incontri che hanno preceduto l'appuntamento e che hanno visto riuniti centinaia di produttori e rappresentanti delle cooperative. Domenica sera, è poi stato indetto un consiglio comunale straordinario proprio per curare la fase organizzativa della protesta. "Una protesta, - ha detto il sindaco in seno al consiglio straordinario di domenica- che deriva dalla situazione divenuta insostenibile e che certamente non si è creata oggi. Ci rendiamo conto che la partecipazione alla manifestazione di Vittoria non risolverà il problema, ma il nostro obiettivo è rendere noto il malessere del settore. Dobbiamo far capire alla gente che quello che compra al mercato a 2 euro viene pagato al produttore a 20 centesimi. Per questo una proposta valida potrebbe essere quella di esporre il doppio prezzo, cioè quello di vendita e quello che il grossista paga all'agricoltore".

arone inoltre mira alla valorizzazione dell'Igp, ed ha puntualizzato: "I produttori pachinesi non si sono mai cullati dietro il marchio Igp che è un valore aggiunto non indifferente. Ecco perché ci stiamo impegnando affinchè tutte le aziende del comprensorio vi aderiscano, essendo l'unico strumento per arginare il fenomeno di chi commercia prodotti ortofrutticoli spacciandoli per pomodoro o melone di Pachino". Per le aziende, dunque, aderire al sistema I.G.P., significa investire su uno strumento di tutela promozionale che si traduce in un miglioramento delle condizioni e delle possibilità di vendita anche se i tempi non possono essere sicuramente brevissimi. Non dimentichiamo poi, - continua il Sindaco - che lo stesso Ministro Alemanno parlando dei migliori prodotti italiani, cita spesso il pomodoro di Pachino. A questo va aggiunto il pieno diritto del consumatore di sapere cosa esattamente giunge sulla propria tavola, e da dove arriva il prodotto." Gli operatori del settore comunque, pur condividendo i motivi della protesta non sono del tutto compatti sulla serrata che dovrebbe accompagnare i due giorni di protesta.

Sa. Mar.
Fonte: LaSicilia.it il 05-10-2004 - Categoria: Cronaca

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La crisi agricola e le prospettive
La politica agraria nel Pachino Promontorio.

Globalizzazione dei mercati e trasporti, recupero del territorio, qualità del prodotto, pianificazione della produzione. Sono questi i temi che bisogna affrontare per avere un quadro esaustivo della situazione attuale di crisi e per vedere ,alla luve di alcune riflessioni, quali potrebbero essere in futuro le possibilità di sviluppo reale di questo territorio.
Innanzitutto bisogna fare una precisa distinzione di analisi: e ciò, ovviamente, è dovuto alle dimensioni delle aziende.
Infatti, come sappiamo, ad una decina di grandi imprese agricole, di dimensioni notevoli a livello di superficie coltivata: di contro, si ha la presenza massiccia di aziende agricole di dimensioni piccole: dove la media aziendale la possiamo concludere nel numero di tre addetti. Con una superficie aziendale media di un ettaro.

Pertanto, tutte le analisi sviluppate di seguito: tralasciano, momentaneamente, le grandi aziende, e ci si concentrata sulle “piccole aziende”. Che rappresentano i referenti politici con cui si vuole dialogare e che sono riferimento storico preciso e naturali referenti sociali di mio specifico interesse. Con i quali voglio istaurare un rapporto costruttivo per vedere insieme quali potrebbero essere le principali cose che si potrebbero fare per sviluppare positivamente la piccola azienda.
La questione che, a mio avviso, va “attenzionata” maggiormente, allo stato delle cose: è che si inizi a considerare l’importanza centrale non tanto del “singolo prodotto” ma il "territorio" come nocciolo duro dell'offerta. Per la pluralità dei suoi prodotti genuini e per la sicurezza della qualità che questo territorio offre come garanzia al consumatore. Ponendo, come soggetto principale, l'entità geografico-territoriale che io mi ostino a chiamare: "Pachino Promontorio". Ciò al fine di darsi uno spazio condiviso e un "backgroud storico-culturale" adeguato e in grado di veicolare l’idea: attraverso un “marchio territoriale” e di un emblema identificativo del sistema territoriale. Che si identifica, per le sue caratteristiche,antropiche, storiche, geografiche,ambientali, territoriali, e capace di trasmettere, con l' eccellenza all'intera produzione siciliana. Che è capace di diventare e costituire vero “valore aggiunto”.

Come una entità geografico territoriale, con caratteri peculiari, attraversata da processi antropici millenari che per la sua estesa penetrazione e per la loro presenza si prestano bene a fare da "informatori-culturali" e nodi di una rete di relazioni e di processi di adeguamento e razionalizzazione dell'intera produzione agricola: che si specializza nelle singole aziende nella varietà e nella capacità produttiva di altissima qualità.(Vino,olio,Uve,fichi,mandorli,melograni,olive,ecc.ecc.ecc.ecc.o prodotti cucinati come la Cuccia, la mostarda,la marmellata di cotogne, vino cotto,ecc.ecc.) Azioni capaci di di modellare delle aziende, delle piccole aziende, innovative e puntando decisamente ad integrare l'attività principale con l’agriturismo, l’agricampeggio,il Bed&Breakfast, sfruttando adeguatmente anche questa opportunità di finanziamenti, in un’ ottica di sviluppo sostenibile globale. Se si ha la capacità di creare un mercato interno di consumo turistico: vuol dire che si è riusciti a creare una rete del patrimonio immobiliare interno e quello lungo le coste che invece di stare fermo per unidici mesi l’anno: si utilizzerebbe in offerta, unitamente ai casamenti nelle campagne in un mercato agri-turistico che allarga la sua stagione e allargherebbe la sua offerta su un settore che è fortemente in espansione: il turismo!!!
Tutti sappiamo che l’IPG è un forte valore aggiunto e il conferimento del riconoscimento ha confermato, tanto il ciliegino, quanto premio al suo territorio nel suo insieme. Pertanto vorrei chiarire meglio il mio pensiero in origine alla sua vera importanza e come questo marchio potrebbe dare maggiori benefici. Legare le trame che si intrecciano in una riflessione collettiva che è la presa d'atto da parte delle "amministrazioni locali" che senza la pianificazione strategica di un territorio e come per un vedente brancolare al buio.


Pianificare il futuro è l’imperativo categorico in una forma di realismo critico che consenta di fare passi importanti per mettere la nostra economia nella condizione di competere nei mercati futuri.

Il sistema “Pachino Promontorio”, le sue notizie, le sue informazioni, le sue strategie tendono a creare un clima amichevole fra le imprese e le concorrenze presenti nel territorio: ma per veicolare e convogliarle in un "progetto globale" che ha la necessità di essere recepito e curato da parte dei soggetti politici che hanno a cuore il futuro del Pachino promontorio.

Per fare ciò occorre che si creino dei collegamenti e nuove relazioni commerciali al fine di aggregare e non disperdere le energie e le capacità tecniche e culturali locali. Al fine di attirare più partecipanti e attori possibili per lo sviluppo della piattaforma startegica.

Per,cosi, sviluppare, utilizzando le nuove tecnologie, a creare uno spazio commerciale proprio. Ma non solo per l'agricoltura ma collegato strettamente alla "triade": Cultura,Economia,Turismo.( C.E.T.)


Questa presa d’atto impone delle riflessioni serie sulle prospettive economiche che si hanno davanti.

In ordine alla costituzione di un "centro studi" finanziato dalle imprese e dalle cooperative per studiare e prevedere tattiche e strategie capaci di misurarsi con i tempi e con i mercati.
Il potenziamento delle attività dell’ufficio consortile dell’ IPG dovrebbe assumere nuove funzioni. E diventando di fatto coordinatore di tutte le attività pianificatorie agricole locali. In questo contesto mi sembra significativo evidenziare che le prerogative di sviluppo territoriale, se si vogliono ottenere determinati risultati, vanno strategicamente pianificate.
Per fare fronte all'inesorabile repentino cambiamento della storia che è iniziata nel mondo a partire della tragedia delle Twin Tower di N.Y.
Cordiali Saluti Spiros