Migliaia di «rasta» invadono il Siracusano: fumo, vino e reggae

Sembra un video di Mtv, di quelli, assai trendy, ambientati «on the road» nelle strade dell'America agricola. Invece siamo a Rosolini, accanto al celebre barocco di Noto. E proprio Rosolini, Noto, Vendicari, la spiaggia di Capo Mosca, sono state prese d'assalto da miriadi di «rasta»: treccine, tatuaggi, piercing, altro che atmosfera un po' «beat» come quella che si respira al «Kaptain» di Portopalo (meta fissa dei radical chic del «distretto di Sudest»).

Qui, nel campeggio del «Sikula Reggae Festival» sembra di essere piombati in una comune di fine Anni Sessanta, quando anche i trattori venivano colorati con i colori jamaicani. Sarà la provincia agricola, sarà l'atmosfera un po' naif, sarà che la zona del Siracusano, quest'anno, sembra la più sveglia di tutta la Sicilia, ma arrivano da ogni dove, tantissimi lombardi e veneti, tantissimi no global, per una full immersion nelle riserve naturali nel reggae.

File chilometriche, strade da percorrersi, a piedi, nel buio, aiutati magari da torce elettriche, improvvisati capannelli per un veloce picnic notturno, per raggiungere l'Eremo di Croce Santa. E, una volta arrivati, un coloratissimo villaggio: capanne-bar, ristorantini, bancarelle, vino, zona discoteca, campeggio, e un palco montato nel verde, dove, dalla mezzanotte fino all'alba, si sono esibite band provenienti da tutta l'Italia, per un festival che «rischia» di ingrandirsi a dismisura, fino a diventare un appuntamento fisso per i cultori di questo genere musicale e di questa filosofia di vita.

Look adottato: la prima cosa che capita a tiro. Alla birra si preferisce il vino: Nero d'Avola e vino di Pachino in bidoncini. Gira anche dell'ottimo tabacco, molto profumato, sigarette di fabbricazione artigianale con il filtro di cartoncino, ma se lo fumano anche nelle bottiglie di plastica, e in alcuni strani aggeggi che vendono nelle bancarelle del «Villagio dell'Eremo» insieme alle collanine e ai sandali di cuoio. Il Festival si è concluso ieri con una «rave» reggae durato tutta la notte. Appuntamento al prossimo anno. E c'è da scommettere: saranno molti di più.
Fonte: LaSicilia.it il 12-08-2002 - Categoria: Cronaca

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