PACHINO - Mentre a Londra si svolgeva una sfilata di fiammanti Ferrari, a Pachino ieri mattina facevano bella mostra di sé sulla piazza centrale e per le strade, altre mitiche quattro ruote, ormai simbolo di casa Fiat, ossia le care vecchie 500, forse ben più modeste e meno rombanti delle auto con il cavallino rampante, ma curate con altrettanta passione dei proprietari che da anni le custodiscono e le lustrano. In una manifestazione organizzata dal Club 500 nel ricordo dell'ex sindaco Adamo morto sei anni fa, che vede tra gli organizzatori il brigadiere Tommasi, le ultraquarantenni macchinette multicolore, munite di festosi clacson e strombazzanti sirene, hanno dato il via ad una applaudita sfilata per le vie della città, fermandosi per tutta la mattinata in piazza Vittorio Emanuele per essere apprezzate da estimatori e curiosi che ne hanno visionato gli interni, scrutati i motori più o meno originali, apprezzato le finiture di quella che oggi sarebbe stata considerata una macchina dal confort economico ma che fino a qualche decennio fa rappresentava il sogno dell'italiano medio.

Con gli sportelli contro vento o nella versione classica, capotta alzata e cambio con doppietta, le 500 hanno fatto riaffiorare i ricordi di tanti che l'hanno posseduta ed oggi la rimpiangono. In molti hanno raccontato di viaggi affrontati su e giù per lo stivale con quella indistruttibile ed un po' scomoda quattro ruote, ed in tanti hanno sfogliato il listino prezzi dell'usato con la voglia matta di acquistarne un'esemplare ormai da collezione. Ad esprimere parole di apprezzamento per la manifestazione è stato l'assessore Tony Casto, unico degli esponenti della giunta ad essere rimasto in carica dopo l'impetuosa crisi amministrativa che si è abbattuta sull'amministrazione locale. “Purtroppo a causa degli eventi politici, -ha affermato Casto- non abbiamo potuto rendere il giusto onore alle macchinette di casa Fiat. Il comune ha fornito il patrocinio anche se l'apporto economico non è stato rilevante a seguito delle risorse finanziarie piuttosto esigue”.