Maucini, ancora un intoppo

Ancora un intoppo per la strada Portopalo-Pachino-Maucini nonostante i veloci progressi dei lavori di rifacimento. Dopo la risoluzione del problema causato da un cavo interrato dell'Enel, la cui rimozione ha consentito l'avvio dei lavori, è la volta della Telecom che ritarda nella rimozione della palificazione che costeggia la strada. I primi 500 metri del tracciato, infatti, saranno completati e percorribili entro dieci giorni, ovvero dopo la posa dello strato di asfalto. Per andare oltre sarà necessario che la Telecom tolga i pali per consentire l'allargamento del tracciato come previsto dal progetto. «L'impresa che sta eseguendo i lavori - commenta Gaetano Gennuso, assessore ai Lavori pubblici del Comune di Portopalo - sta viaggiando velocemente tanto che ritiene di consegnare l'intera opera prima di quanto stabilito. Il rischio, tuttavia, è che i lavori possano essere rallentati se la Telecom non provvede urgentemente a rimuovere la palificazione. Tra 10 giorni, infatti, il cantiere dovrà andare avanti proprio dove insiste la linea telefonica».


Sono stati quindi inviati diversi solleciti al gestore telefonico, all'ultimo dei quali, di pochi giorni fa, ha risposto che avrebbe provveduto al più presto. «Si tratta - continua Gennuso - di una arteria di importanza strategica per la viabilità ordinaria locale, per l'economia del territorio e per i flussi turistici che si dirigono anche verso l'isola delle Correnti».
Il completamento del rifacimento dell'intera strada, lunga circa 2 chilometri e 500 metri, è previsto in due anni dall'inizio. L'opera dovrebbe quindi essere consegnata intorno a gennaio del 2010.
L'intervento sull'importante strada provinciale, già interrotto alcuni anni fa per alcuni problemi burocratici, è realizzato tramite i fondi reperiti dal Cipe e dalla Provincia regionale aretusea. Quanto mai accidentato si è rivelato dunque l'iter per il rifacimento della Cavarra-Maucini. Basti ricordare l'annullamento della gara d'appalto subito dopo l'avvio dei lavori (anno 2002) e i continui annunci da parte degli allora responsabili della Giunta provinciale circa la ripresa dei lavori, puntualmente smentiti dalla realtà dei fatti. Non vanno esclusi i forti disagi a carico di una zona del territorio dove insistono parecchie realtà produttive.

giorgio italia
Fonte: LaSicilia.it il 11-10-2008 - Categoria: Cronaca

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