Marzamemi, i porti verso il naufragio

MARZAMEMI - Lo stato della marineria marzamese e un numero eccessivo di corpi morti presenti all'interno del porto Balata di Marzamemi, sono state oggetto delle attenzioni del presidente del comitato cittadini Pro Marzamemi Pasquale Aliffi che ha inviato una lettera al Compartimento marittimo della Capitaneria di Porto, al sindaco e per conoscenza alla Delegazione di spiaggia di Marzamemi. «Nell'ultimo decennio, -ha affermato Aliffi- la settecentesca borgata marinara di Marzamemi ha imboccato la strada di un turismo di massa che ha prodotto anche il mutamento dello stato di uso dei due porticcioli esistenti e cioè da porti prettamente adibiti alla pesca a porti con finalità turistiche. Per agevolare tale fenomeno negli anni è stata autorizzata la nascita di diversi moli galleggianti per l'attracco delle barche di taglio mediamente piccolo a causa dei fondali molto bassi. In estate però, - ha continuato il presidente del comitato - la presenza dei moli galleggianti che vanno ad aggiungersi alle imbarcazioni da pesca più o meno grosse e ancorate ciascuna al suo corpo morto produce un restringimento degli spazi di manovra e dunque notevoli difficoltà per i natanti che entrano ed escono dal porto Balata. Accade dunque che molti preferiscono non approdare a Marzamemi proprio per le difficoltà di manovra limitando non poco il turismo dei diportisti. Al fine di evitare il disordine, -ha continuato Aliffi - sarebbe opportuna la costruzione di un ulteriore molo galleggiante volto a ricevere l'attracco gratuito dei natanti adibiti alla pesca sia dilettantistica che di professione dando precedenza a quest'ultima e assegnando posti fissi». Ma la missiva che Aliffi ha inviato alle istituzioni competenti non si ferma qui. Il comitato Pro Marzamemi volge la sua attenzione anche verso la situazione logistica della marineria locale.

«Nell'ultimo mezzo secolo, - afferma Aliffi - le attrezzature tradizionali da pesca quali reti, nasse, cime, lampare e remi sono state custodite dai pescatori locali all'interno dei magazzini della vecchia tonnara. Nell'immediato futuro però l'intera struttura della tonnara di Marzamemi sarà adibita ad albergo ed i pescatori hanno ricevuto lo sfratto da parte dei proprietari. È però necessario mantenere viva la tradizione marinara del borgo tante volte vantata nelle varie locandine ed inserti turistici, per cui è necessario che il compartimento marittimo individui sul demanio un manufatto possibilmente già esistente o che il sindaco si attivi nel trovare un'area ove far costruire dei locali sfruttando magari la previsione del piano particolareggiato portuale alle spalle del porto Fossa affinché si possa dare alla marineria locale rimasta l'opportunità di poter conservare le attrezzature da pesca e dunque continuare la tradizione marinara». Si cerca dunque una alternativa al luogo storico utilizzato dai pescatori. Una storia che per molti versi assomiglia a quella degli ultimi maestri d'ascia che ben presto potrebbero essere costretti a lasciare i luoghi da sempre occupati per permettere il progettato prolungamento del lungomare Starrabba.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 02-12-2004 - Categoria: Cronaca

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