Marzamemi chiede più attenzione e maggiore impegno per la sicurezza

MARZAMEMI - Poca cura per il territorio, poca sicurezza, poca educazione civica. Sono questi in estrema sintesi gli elementi base su cui vertono le lamentele di alcuni cittadini di Marzamemi, costretti a subire, soprattutto ogni fine settimana, la presenza di giovinastri che, magari ubriachi o impasticcati, lasciano bottiglie di birra e quant'altro negli angoli più caratteristici e tipici della borgata. Un sintomo, questo, di mancanza di educazione civica e di rispetto per i luoghi, ma anche sinonimo di assenza di controlli e di superficialità nella gestione del territorio. A porre l'accento su tali problemi è Corrado Sessa, gestore di alcuni locali dell'antico porto marzamese. «Quando la poca cultura o il menefreghismo dei giovani si unisce ad uno scarso controllo del territorio si crea un mix impressionante di inciviltà. -dichiara l'esercente - possediamo luoghi incantevoli, ma che non si sanno valorizzare e mantenere. Tali angoli di paradiso, vengono infatti lasciati completamente al buio e non controllati, per cui diventano rifugio ideale per coloro che, e purtroppo sono molti, assumono sostanze stupefacenti, bevono super alcolici e vi bivaccano.

Non è la prima volta che dietro le porte del mio locale trovo gente riversa in terra, completamente stordita ed impasticcata, ed ho un bel da fare per mandarli via». In effetti la borgata di Marzamemi non gode delle attenzioni che meriterebbe. Spesso infatti capita di passeggiare per le vie del centro storico in piena oscurità, mentre un minimo di illuminazione, permetterebbe non solo di valorizzare le strutture architettoniche presenti, ma di evitare di coprire l'illegalità. Il problema inoltre assume anche i contorni della sicurezza personale. «Proprio nei giorni scorsi, - continua Sessa - in occasione del presepe subacqueo realizzato nella parte prospiciente il molo, c'è stato un notevole afflusso di gente che passava in una zona completamente al buio, e diverse persone hanno rischiato di inciampare per i detriti non rimossi e le bottiglie abbandonate. A ciò va ad aggiungersi che di tanto in tanto la gente si imbatteva in sconosciuti che chiedevano sigarette o qualche spicciolo. Ho dovuto istallare io un faretto ed a mie spese per ripristinare le condizioni di sicurezza».

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 15-01-2004 - Categoria: Cronaca

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