Martedì in Consiglio la mozione di sfiducia al sindaco Barone

Martedì in Consiglio la mozione di sfiducia al sindaco Barone PACHINO - Sarà discussa in Consiglio martedì 3 aprile alle 19,30 la sfiducia al sindaco Sebastiano Barone. Il presidente del Consiglio ha infatti convocato per quella data il civico consesso. Il primo cittadino però sa a priori di non correre rischi perchè con l'ingresso di Forza Italia in giunta l'opposizione non è in grado di raggranellare le tredici firme necessarie per defenestrarlo. Piuttosto la seduta consiliare potrà chiarire molte posizioni dubbie e determinare con certezza chi appoggia il sindaco e la compagine pazientemente messa insieme dopo una interminabile stagione di crisi, e chi invece è all'opposizione. Il responso più atteso al momento è quello legato alla posizione che sarà assunta dal presidente del consiglio. La poltrona di Nicastro è, ormai da tempo, messa in discussione. La maggioranza politica sta infatti pensando di procedere alla sfiducia dell'ex forzista ora leader di Pachino Nuova. Il voto della mozione di sfiducia a Barone da parte di Nicastro fornirebbe la motivazione utile per motivare il sollevamento dalla carica, dato che verrebbe a perdere la funzione di imparzialità. Nicastro dal canto suo non ha mai fatto mistero di non voler fare parte della compagine amministrativa che gli chiedeva le dimissioni volontarie ricompensate con la direzione generale del comune. «Promoveatur ut admoveatur» dunque ciò che la maggioranza proponeva, al fine di fare spazio al consigliere Nino Spatola che da sempre ha aspirato alla poltrona più alta del civico consesso.

Ma nel caso in cui Nicastro non liberasse il posto volontariamente e l'ipotesi di rimozione fallisse, cosa farebbe Spatola? «No comment», ha risposto, aggiungendo però in maniera sibillina: «La mia decisione è già stata presa insieme ai miei sostenitori. La renderò nota solo al momento opportuno». Si discute poi sulle adesioni relative alla sfiducia avverso il presidente del consiglio. L'Udc, almeno per la parte che si trova in amministrazione, ha puntato sulla rimozione di Nicastro minacciando di rompere la coalizione nel caso in cui non vi si procedesse. Forza Italia non ha firmato, lasciando però intendere che in sede consiliare potrebbe procedere a votare contro l'ex compagno di partito. An sembra orientata per la rimozione di Nicastro secondo una ritrovata intesa con Spatola. I consiglieri che però non hanno ancora firmato il documento appartengono ad uno schieramento trasversale. Perplessità infatti pare siano state manifestate da Di Fede (An) De Luca (indipendente) e Dipietro (Udc). Intanto la vicesindacatura sembra destinata a rimanere non assegnata per evitare di rompere equilibri già precari. Attesa anche per la nomina del settimo assessorato che dovrebbe essere espressione di Nuova Sicilia.

Sal. Mar.
Fonte: LaSicilia.it il 30-04-2005 - Categoria: Politica

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