Marineria, la crisi a una svolta

Marineria, la crisi a una svolta PORTOPALO - Una consistente delegazione della marineria portopalese si è recata ieri a Palermo per incontrare l'assessore regionale alla pesca, reduce dal vertice di Roma con il ministro Zaia. A Palermo era presente anche il vicesindaco di Portopalo, Michele Taccone. L'assessore regionale Di Mauro ha riferito dell'incontro a Roma con il componente del Governo nazionale. Zaia ha elencato alcune misure con via libera urgente: l'arresto temporaneo e quello definitivo, per sostenere in via immediata gli equipaggi e gli armatori, avviando un processo di riduzione della flotta. L'estensione al settore della pesca degli ammortizzatori sociali e del sistema dell'Iva agevolata, già in vigore per l'agricoltura. Tra gli altri interventi, il rifinanziamento della riduzione degli sgravi contributivi ed assistenziali. Sulle proposte del ministro gli assessori regionali hanno espresso il loro generale consenso. Pare, oltretutto, che vi sia un'intesa di massima per chiedere alla Commissione Ue di aumentare gli stanziamenti del Fondo europeo per la pesca (Fep) e la partecipazione comunitaria alle iniziative urgenti avviate in ambito nazionale.

L'Italia chiederà, inoltre, di aumentare i massimali per gli aiuti di Stato «de minimis». La crisi, insomma, sembrerebbe ad una svolta. Intanto, a Portopalo si registra l'iniziativa del presidente del consiglio comunale, Edi Pisana, che ha chiesto ai presidenti dei consigli comunali della zona sud del siracusano di portare nelle aule consiliari, nelle prossime sedute, la problematica caro-gasolio. La proposta è di deliberare la richiesta di immediato intervento del presidente della Regione Siciliana per lo stanziamento di un fondo destinato ad integrare il reddito e favorire lo sviluppo di infrastrutture e altre attività connesse alla pesca, l'istituzione di un fondo di garanzia per la copertura dal 60 all'80% dei mutui o dei prestiti per i pescatori, gli agricoltori e i trasportatori, l'attuazione di misure di riduzione della pressione fiscale, un piano di ammodernamento dei comparti, l'individuazione di un prezzo calmierato del gasolio e l'innalzamento del «de minimis» fino a 100 mila euro annui per le imprese di pesca. «Data la gravità della situazione – ha affermato Edi Pisana – è necessaria un'azione congiunta. E' opportuno seguire, inoltre, la via dello sganciamento dalla dipendenza esclusiva del gasolio come unico carburante». Martedì prossimo il ministro Zaia incontrerà a Venezia alcuni ministri Ue e le organizzazioni professionali.

SERGIO TACCONE
Fonte: LaSicilia.it il 13-06-2008 - Categoria: Economia

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