"Mai più clandestini" Un piano della Regione

PALERMO - (mod) Secondo i dati del ministero dell'Interno, nel 2004 in Sicilia i permessi di soggiorno rilasciati ad immigrati sono stati 65.194. Per far fronte al continuo flusso di extracomunitari nell'Isola, la Regione ha messo a punto un piano per favorire la loro integrazione nel territorio e nel mondo del lavoro, soprattutto in alcuni settori, quali la pesca e l'agricoltura. E' con lo slogan "Mai più clandestini" (che sottende la volontà di favorire l'emersione dall'illegalità) che nasce il progetto "Al Sud del Sud", promosso dall'assessorato regionale al Lavoro e realizzato dal Centro interaziendale di addestramento professionale integrato (Ciapi) di Priolo. L'obiettivo della campagna è creare una rete di accoglienza e assistenza basata su un "sistema informativo per gli immigrati". La comunicazione avverrà (molto probabilmente a partire dal mese prossimo) attraverso tre canali: un numero verde regionale per contattare mediatori linguistici e culturali (che parleranno inglese, francese e arabo); un sito Internet multilingue; una serie di sportelli di assistenza e accoglienza localizzati a Lampedusa (drammatico simbolo del fenomeno dell'immigrazione), Mazara del Vallo (la cittadina con il maggior numero di extracomunitari residenti), Pachino e Cinisi. Ma sono previste anche attività di orientamento e formazione: gli operatori trasmetteranno agli stranieri i principi fondamentali della cultura italiana, con l'insegnamento della nostra lingua, delle leggi sul lavoro e informazioni sui diritti di cittadinanza di cui godono gli immigrati. "Questo progetto - ha affermato l'assessore al lavoro Francesco Scoma - mi stava molto a cuore. Fin dall'inizio del mio mandato una delle priorità che mi sono dato era l'emersione dalla clandestinità". Il piano costerà in tutto 850 mila euro provenienti dai Fondi sociali europei. Al momento ne sono disponibili 350 mila. All'iniziativa partecipano anche enti locali, associazioni imprenditoriali, il mondo del volontariato, le questure, i Centri per l'impiego e gli Uffici del lavoro.

Monica Diliberti
Fonte: GDS.it il 05-01-2005 - Categoria: Cronaca

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