Lupo: Chiedo scusa ai bambini ma volevo dividere chi litigava

Riceviamo e pubblichiamo la seguente lettera.
«Ai sensi dell'articolo 8 della legge 47 del 1948, come modificata dalla legge 31/12/1996 n° 675 (art. 13) il sottoscritto Salvatore Lupo, nell'esercizio del suo diritto di rettifica, con riferimento agli articoli apparsi sul quotidiano da lei diretto in data 30 maggio (“Portopalo. Torna Samuele, festa turbata”) e 31 maggio 2004 (“Aggredito per i miei articoli, la testimonianza di Taccone”) vi chiede di pubblicare quanto segue. E' con molto rammarico che mi trovo costretto a scrivere questa lettera che riporta sulla stampa un episodio grave e triste che ha turbato l'intera comunità di Portopalo. Mi riferisco alla lite avvenuta sabato 29 nel centro del paese, in occasione d'un evento che doveva essere lieto e gioioso: il ritorno di Samuele dal suo viaggio negli Stati Uniti. Anche il sottoscritto, come tanti altri paesani, si trovava nel corso quando ha assistito all'incredibile discussione tra il vicesindaco Michele Taccone (fratello del vostro collaboratore Sergio) e Giuseppe Signorello, componente del Comitato pro Samuele. Oggetto del contendere, il percorso che il bambino avrebbe dovuto seguire per salutare i compaesani. Non voglio entrare nel merito della penosa disputa, mi limito a rilevare che il programma era diverso e che l'insistenza con cui il signor Michele Taccone voleva che il bambino raggiungesse la sede comunale ha creato in molti la sgradevole impressione d'un tentativo di strumentalizzare, a fini elettorali, una vicenda dolorosa.

Nel corso della discussione - come ho segnalato nella denuncia-querela che ho immediatamente presentato ai carabinieri - il signor Sergio Taccone, assieme ad altri individui, ha spinto Giuseppe Signorello perché si facesse da parte. Il sottoscritto è intervenuto per dividere i litiganti ed evitare che la situazione degenerasse. Mi sorprende leggere, nel giornale di ieri, che il signor Taccone sostiene d'essere stato presente alla manifestazione nella sua qualità di giornalista. Non credo, infatti, che un giornalista possa diventare protagonista (in questo caso negativo) dei fatti dei quali poi dovrebbe scrivere. Mi sorprende anche che il signor Sergio Taccone sostenga che io avrei un atteggiamento ostile nei suoi confronti per via dei suoi articoli a proposito del naufragio del Natale 1996. Il vostro collaboratore, pur vivendo a Portopalo, ha scritto di quella vicenda solo dopo che se ne è occupata la stampa nazionale e non ha aggiunto nulla, che io ricordi, a quanto tutti sapevano. Vi informo inoltre che, dopo l'aggressione dei fratelli Taccone al signor Signorello, io stesso ho ricevuto gravissime minacce personali (che ho già provveduto a denunciare, coi nomi dei responsabili, ai carabinieri) e che, proprio nella speranza di dare un contributo a chiudere questa vergognosa vicenda e garantire la sicurezza mia e dei miei familiari, ho ritirato la mia candidatura dalle elezioni del prossimo consiglio comunale. Aggiungo inoltre le mie scuse per essermi fatto coinvolgere nella vicenda, «a Samuele, a tutti i bambini e a tutte le persone lì presenti».

salvatore lupo
Fonte: LaSicilia.it il 06-06-2004 - Categoria: Cronaca

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