Lezioni in classe al gelo

Ai primi di dicembre scorso il dirigente del Terzo Istituto Comprensivo «G. Verga», Nunziato Mantarro, richiese al sindaco l'installazione di alcune stufe elettriche nel plesso scolastico di viale Aldo Moro, dove sono allocate tre sezioni di scuola materna con oltre cento bambini.
Si tratta di un immobile diviso a metà tra la scuola e Comando dei Vigili Urbani. Il preside, ravvisati i disagi dei bambini, costretti a stare in locali molto freddi dal mattino alle quattro del pomeriggio, chiedeva quantomeno la dotazione di stufe elettriche. Già alcuni genitori avevano sollevato il loro disappunto e avevano esortato le insegnanti a sollecitare il dirigente scolastico affinchè i bambini potessero vivere in ambienti riscaldati. Le insegnanti segnalavano la grave situazione al dirigente Mantarro il quale scriveva ai primi di dicembre, appunto, al sindaco Sebastiano Barone, che, dopo la sua elezione, aveva assunto i pieni poteri il trenta novembre.

«Passati alcuni giorni - dichiara il preside del Terzo istituto comprensivo G. Verga -, in previsione della nuova istituzione di classi di prima media presso la sede di viale Aldo Moro scrivevo al sindaco per richiedere una ulteriore disponibilità di sei aule e in pari tempo reiteravo la richiesta dei riscaldamenti per le tre aule di scuola materna, facendo presente la grave situazione in cui versavano i bambini. Sollecitavo, altresì, il sindaco a dotare la scuola di un impianto di riscaldamento a pompa di calore. Da quel giorno non ho avuto alcuna risposta». L'istituzione, il prossimo anno, di alcune classi di scuola media ( tempo normale, bilinguismo inglese e francese, progetto di avviamento all'informatica e laboratorio scientifico, teatrale e musicale) nella sede di Viale Aldo Moro, se va, da una parte, a soddisfare una esigenza avvertita da anni in una zona a grande espansione qual è l'ex Circonvallazione, dall'altra, potrebbe produrre scompensi e disagi se si dovesse ripiegare su soluzioni provvisorie come oramai è diventata la norma in tutti i plessi del « Giovanni Verga» ( problemi di igiene, di carenza d'aule, pericolosità per la caduta di tetti in via Mallia e così via).

Una nuova istituzione, qual è una scuola media, per partire col passo giusto necessita di tutti i requisiti se non si vogliono deludere io cittadini costretti poi ad abbandonarla, come la cronaca pachinese insegna. Ora, al cospetto del clima alquanto rigido, con queste giornate così fredde, la preoccupazione dei genitori è aumentata, per cui chiedono che, prima della riapertura della scuola, l'edificio venga dotato quantomeno di stufe elettriche, nell'attesa di installare quelle fisse a pompa di calore. Il fatto più significativo di questa vicenda è dato dalla delibera di Giunta n. 146 del 13 dicembre scorso, supportata da una relazione dell'Ufficio tecnico , con cui veniva approvato il progetto di manutenzione ordinaria e la gestione degli impianti termici nelle scuole dell'obbligo e nell' Ufficio Tecnico per venti milioni. Il paradosso della delibera sta nel fatto che nella relazione di preventivo vengono indicati i plessi scolastici comunali.

Ci sono tutti: asilo nido di via Mazzini, asilo nido di c.da Tre colli di via Catania, scuola materna di via Catania, scuola media Brancati, scuola Media Sgroi, scuole elementari di via Cirtinnà, via Malia, via Aldo Moro, l'Ufficio Tecnico comunale a mancare stranamente, è proprio la scuola materna di viale Aldo Moro. La domanda più spontanea è solo una: nel corso di quella seduta di Giunta, mentre si votava la delibera per gli impianti di riscaldamento nelle scuole, qualcuno aveva fatto presente sia al sindaco Sebastiano Barone che all'assessore alla PI, Emanuele Rotta, le due richieste del dirigente scolastico del Terzo Istituto Comprensivo di Pachino, oppure quelle tre aule di scuola materna erano state depennate dalla geografia scolastica pachinese ? Ai bambini viene erogata la refezione scolastica, un servizio che potrebbe essere definito opportuno e doveroso, ma per bambini « normali» cioè non costretti a stare otto ore in aule gelide.
Fonte: LaSicilia.it il 05-01-2003 - Categoria: Cronaca

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