Legambiente riaccende i riflettori sul parco archeologico di contrada Cicogna.

Legambiente riaccende i riflettori sul parco archeologico di contrada Cicogna. PORTOPALO - Legambiente accende i riflettori sul parco archeologico di contrada Cicogna. La struttura è rimasta inutilizzata anche la scorsa estate, dal momento che ad essere resa fruibile è stata soltanto l'area antistante la spiaggia di Scalo Mandrie, adibita a lido balneare con ombrelloni, sdraio e chiosco in legno e serate di musica dal vivo. Il prossimo 14 novembre, in occasione dell'edizione 2011 di Salvalarte, Legambiente Sicilia si soffermerà proprio sul parco archeologico di contrada Cicogna, opera pubblica costata alla collettività diversi milioni di euro e che non può essere derubricata, secondo Legambiente, a lido balneare a scopo di business.
La sezione pachinese di Legambiente, guidata da Salvatore Maino, ha una vasta documentazione fotografica, risalente al periodo agosto-settembre 2011, dove emerge la trascuratezza dell'area archeologica. E' possibile notare bottiglie di plastica, cartoni di vino e sacchetti depositati in ogni dove, a fronte dell'estrema cura, invece, dell'area adibita a lido balneare. E all'interno dello spazio museale, che avrebbe dovuto ospitare mostre e iniziative culturali, sono ben visibili cassette di acqua e birra, evidentemente depositate lì a beneficio del chiosco, che oltretutto nel periodo estivo è stato molto gettonato considerata la bellezza del posto.

In base alla convenzione che regola i rapporti tra il gestore e il comune di Portopalo, esiste l'obbligo di garantire l'accoglienza del pubblico e servizio di biglietteria, vigilanza e controllo delle modalità di visita, servizio di custodia della struttura, assistenza al pubblico per convegni, seminari, mostre temporanee, dibattiti ed altre iniziative culturali dei musei. Ed ancora, sono a carico del gestore attività di carattere promozionale e di relazione sociale rivolte alle scuole locali, alla popolazione residente e ai turisti, agli operatori economici e turistici. Tutto rimasto sulla carta. L'unica cosa che si è sbloccata è l'allestimento del chiosco in legno e dell'area balneare a ridosso della spiaggia. Qualcosa non quadra.

SERGIO TACCONE
Fonte: LaSicilia.it il 04-11-2011 - Categoria: Cronaca

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