Le inchieste ci sono, non le reazioni

PACHINO - Il libro «I fantasmi di Portopalo» di Giovanni Maria Bellu, giornalista di Repubblica, è forse un limpido esempio di inchiesta giornalistica o di giornalismo verità. I giornalisti spesso sono o sono chiamati ad essere dei cronisti, limitandosi a raccontare ciò che accade. Ma a volte, il giornalista è chiamato ad andare oltre i semplici fatti, ad indagare, a scoprire aspetti non sempre evidenti ma nella maggior parte dei casi presenti e determinanti, tali da far guardare con sospetto chi indaga. L'inchiesta giornalistica infatti si presenta con una doppia faccia, perché la realtà evidenziata potrebbe essere anche non gradita a molti.

Spesso, così come evidenziato durante la presentazione del libro, si dice che il giornalismo d'inchiesta non sia quello praticato e richiesto in Italia, al contrario di quanto accade negli Stai Uniti infatti, si preferisce la semplice cronaca. Secondo Bellu ed Hoffmann il giornalismo d'inchiesta esiste anche nel nostro Paese. Sono le reazioni ad essere diverse rispetto a quanto avviene in altri Stati. Accade, infatti, che, specialmente in America, l'inchiesta sfocia nella scoperta di accadimenti che producono delle reazioni molto più forti nell'opinione pubblica, arrivando a comportare anche condizionamenti nel campo della politica. In Italia nella maggior parte dei casi non è così per cui ciò che in altri paesi viene inteso come «rigore morale» assume l'aspetto di becero «moralismo».

Sa.Mar.
Fonte: LaSicilia.it il 12-12-2004 - Categoria: Cronaca

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