La virosi minaccia la produzione, l'insetto-killer ha già colpito il 70% degli impianti

PACHINO - Si prevede una conclusione del mese di ottobre caratterizzata da prezzi alti e scarsezza di pomodoro. E' questo il quadro della situazione previsto da Salvatore Dell'Arte, massimo rappresentante della cooperativa agricola Aurora del territorio Igp di Pachino. La causa di questa situazione è dovuta alla virosi che da qualche mese ha colpito molte coltivazioni. «Purtroppo le previsioni sono più che realistiche - afferma Dell'Arte - e la nota positiva è costituita dal fatto che non si registrano più i picchi dei mesi di agosto e settembre quando l'arrivo dell'insetto killer per le piantine ha fatto versamente una strage». Il momento culminante è rappresentanto dal contatto insetto-pianta. "Una volta avvenuto tale contatto - aggiunge Dell'Arte - non ci sono più armi a difesa delle piantine. Tutto si gioca in questi casi sul fronte della prevenzione»: Il problema tuttavia non riguarda soltanto la zona dell'Igp di Pachino ma tutta la fascia trasformata, fino a Gela. «Abbiamo riscontri di incidenza della virosi anche da quelle parti", prosegue il presidente della cooperativa Aurora. Per gli agricoltori dunque continua il periodo in cui è n necessaria la massima accortezza e chi aveva proceduto alla prima semina ha visto perdere quasi l'intero prodotto. Qualche dato: la percentuale di strutture colpite si aggirerebbe intorno al 60-70% e il calo del prodotto per fine mese sarà di ben oltre la metà del potenziale. La prima fase della stagione verrà archiviata pertanto con un esito negativo. Sul fronte dell'approvvigionamento idrico intanto Salvatore Chiaramida, presidente dell'associazione di tutela dei prodotti tipici pachinesi, tira un sospiro di sollievo per quanto riguarda la disponibilità di risorse idriche.

«Le ultime piogge - dice Chiaramida - da un lato hanno creato grossi problemi a tutti ma dall'altro hanno consentito di superare almeno il rischio di carenza idrica. Vediamo il classico bicchiere mezzo pieno in questa circostanza». Chiaramida per il futuro sollecita tuttavia la creazione di opere pubbliche per ovviare alla dipendenza dalle condizioni atmosferiche. «Si è parlato di dissalatori ad esempio - dice il presidente dell'Atptp - ma non si è mai seguito questo percorso». Per l'anno in corso comunque non dovrebbero presentarsi problemi di carenza idrica per usi irrigui. Intanto è stata quasi completata la stima dei danni nel territorio di Pachino e Portopalo di Capo Passero in seguito ai nubifragi che hanno martoriato il territorio della provincia di Sirscusa nelle scorse settimane. Si è avuta la conferma comunque che per questa zona della provincia di Siracusa non si sono avuti i danni registrati invece in altre zone come Rosolini ad esempio. Stasera nella sede dell'ente di sviluppo agricolo di Pachino, si terrà intanto una riunione con tutte le realtà produttive del territorio dell'identificazione geografica protetta. Un incontro che servirà per fare il punto della situazione all'inizio della stagione 2003-2004 che tra virosi, maltempo e problemi cronici è cominciata abbastanza in salita per tutti i produttori.

Sergio taccone
Fonte: LaSicilia.it il 02-10-2003 - Categoria: Economia

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IL DISSALATORE DEL PACHINO......


Quando lo sviluppo si basa sulla menzogna alla fine prima o poi casca tutto il sistema economico.
Non vogliamo fare polemiche ed in genere essere attaccati con la solita offesa.(N.A.P.L.P.)
Ma la realtà oggettiva che tutti conoscono e che fanno finta di non SAPERE per estrinseca e normale condizione di natura è che la cosa da troppo tempo dura: NON SIAMO IN CONGIUNTURA. Nonostante le gravissime carenze idriche che da anni sono risapute e veicolate nei circoli ristretti dalla informazione istituzionale che interessatamente è stata bollata come inesistente e CHE SONO state trasformate e inscenate come manifestazioni exstraprofessionali dai soliti guastafeste della scienza esatta e della cultura( Il primo luogo quella di Bruno Ragonese e di altri scenziati che da anni avvisano del problema strutturale.(Universitaria) Tutti sanno che per decenni si sono realizzate trivelle che non si potevano realizzare e che le trivellazioni per uso irriguo erano vietate. Ma puntualmente è stata aggirata la norma di legge.(Genio Civile dove con il contributo di qualche funzionario hanno trovato fertile e solerte accoglienza se non cointeressata esigenza per una cosa che ha puntualmente aggirato e mortificato la legge). Quando tutti sanno che per anni si era nel mercato delle vacche all'ingrosso e dove la parola d'ordine era e penso che ancora è:
Trivelle offresi con tubazione invecchiata!!!! Il tutto a norma di legge!!!!! Non si puo' fare finta di non sapere di chi sono le responsabilità politiche e tecniche e i risvolti economici che per un decenni hanno lucrato sull'oggettiva contingenza temporale di divieto. E che di fatto si è agito e si continua ad agire oggi a discapito dell'intera collettività territoriale ed urbana.Pregiudicando di fatto il futuro vero di questo territorio. La proposta formalizzata dalla legislazione regionale appare carente e senza oggettive previsioni risolutrici per il futuro( recupero delle acque reflue.)Non saranno mai sufficienti per uno sviluppo vero ed integrato. Ed ancora si traccheggia e si tentenna come per illusione promulgate da tecnici che non conoscendo la natura reale del contendere propinano ancora come studi geologici risolutrici semplici perizie di normale manutenzione delle fonti.( i soloni di sinistra locali) Ma andiamo !!!!! a chi volete illudere con questa visione da ometti da strapazzo che appena sentono la parola "geologia" scattano le prerogative dell'appartenenza sodale dove solo chi ha la laurea in questo settore ha la chiave magica per intervenire e parlare!!!! Ma pensate davvero che la gente sia in grado di non capire!!!!!Come se un architetto dovesse arrabbiarsi quando si parla di architettura.... Ma questa è vita. E' tutti hanno il sacrosanto diritto di interessarsene perchè: l'architettura è di tutti come l'acqua. Naturalmente mi riferisco agli studi geologici della passata amministrazione, che qualcuno aveva avuto l'ardire di propinare e sbandierare come risolutrici del problemi dell'acqua di Pachino.Ebbene, alla fine si è scoperto di quello di cui si trattava: manutenzione ordinaria delle fonti e pulitura dell'alveo della cava...Risolto, anche questo problema conguinturale e per la verità effimero e non strutturale: penso e credo di poter dire PENSIAMO, con il webmaster di questo sito che ha proposto un quesito nella parte sinistra di questo portale: Che non c'è futuro per la problematica acqua( CIVILE ED INDUSTRIALE E AGRICOLO) senza la previsione di un grande,grandissimo : DISSALATORE DEL PACHINO. Con Pachino e Portopalo e, anche Rosolini ,Noto,Pozzallo ed Avola come utenti di questa grande struttura che modellerà il futuro vero del Promontorio.
Da Pachino per sempre... Cordiali Saluti. Spiros.