La stazione che non c'è

PACHINO - Le disquisizioni ed i progetti futuri relativi ad un possibile riutilizzo della ferrovia Noto-Pachino sono al centro delle considerazioni di molti amministratori locali dei comuni vicini ed in particolare della città di Noto. Ad essere prese maggiormente in considerazione sono le opzioni relative o alla riutilizzazione del vecchio percorso ferroviario come pista ciclabile o come percorso di un trenino turistico. A tal proposito il locale segretario dei Ds di Pachino Salvatore Borgh è intervenuto con un comunicato stampa suggerendo l'ipotesi di realizzare entrambe le ipotesi vagliate in vista di una nuova vita della vecchia ferrovia, cioè di realizzare sia una pista ciclabile che un trenino a bassa velocità compatibile con la circolazione delle biciclette. «Una ipotesi non esclude l'altre, -afferma Borgh- le situazioni potrebbero benissimo convivere dando vita ad una soluzione maggiormente suggestiva rispetto alla scelta opzionale. Si realizzerebbe in tal modo un percorso di poco più di 15 chilometri che avrebbe degli scenari alquanto suggestivi in grado di offrire un servizio a quanti non vogliono rinunciare alle bellezze di Vendicari, Marzamemi, San Lorenzo, alla necropoli preistorica di contrada Cugni ed ai ruderi degli stabilimenti vinicoli di Marzamemi. Si tratterebbe certamente di un'opera che avrebbe una valenza turistica ma anche di recupero e mantenimento di molti luoghi storici delle contrade pachinesi e netine

Purtroppo il dibattito sembra confinato attorno agli ambienti politici netini, -continua Borgh- ma sarebbe opportuno non trascurare le risorse paesaggistico ambientali che potrebbero permettere a Pachino di investire nel turismo tanto da farlo diventare elemento portante dell'economia locale. Un turismo che potrebbe vedere le incomparabili bellezze architettoniche della Noto barocca, unito alle bellezze del paesaggio della costa fino all'estremità dell'Isola delle correnti, con in mezzo le piacevolezze dei prodotti tipici locali, del pomodorino, del vino, della bottarga di tonno in un panorama gastronomico di ottimo livello. Sarebbe questa una ricetta di alto profilo per il rilancio economico e turistico di tutta la zona». L'auspicio di Borgh è dunque quello di lavorare in gruppo, di acquisire una mentalità vincente, che faccia impegnare tutti per un territorio più bello e più ricco, ognuno con le proprie specificità ma tutti al servizio di una causa comune. Per il momento, prima di progetti avveniristici, sarebbe certamente più opportuno cercare di sfruttare opportunità più a portata di mano quale ad esempio la concessione gratuita a disposizione del comune per la realizzazione nell'area della stazione di un polo fieristico.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 19-08-2004 - Categoria: Cronaca

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