La rimodulazione degli istituti per una scuola più razionale

La rimodulazione degli istituti per una scuola più razionale PACHINO - I dirigenti scolastici dei quattro istituti comprensivi di Pachino, dopo le allarmanti notizie relative a un possibile ridimensionamento e una possibile razionalizzazione con la perdita di autonomia di una o più scuole, hanno deciso di prendere carta e penna e scrivere, in maniera unitaria, ai genitori degli alunni che frequentano le loro scuole. Una lettera che - come hanno affermato - serve a fare chiarezza, ma soprattutto a tranquillizzare genitori e studenti sull'immutato impegno e sull'invariata passione con cui i presidi stessi ma anche tutto il personale docente e non docente, dedica alla scuola e al settore educativo e culturale. «In un momento di grande crisi che sta investendo l'Italia e le istituzioni - scrivono i quattro dirigenti Giuseppe Morana, Liliana Lucenti, Giovanni Vaccarisi e Giovanni Di Lorenzo - i cittadini sono tutti chiamati a un impegno straordinario e supplementare da più parti auspicato. La Regione siciliana, assieme alle Province ed ai Comuni, sta portando a termine in questi giorni il piano di dimensionamento delle istituzioni scolastiche». Secondo i presidi, da molti anni, e sin dal 2000, si è reso necessario porre dei limiti minimi al numero degli alunni per ciascuna istituzione scolastica, al fine di ottimizzare i servizi e la gestione. Questi limiti oggi sono stati individuati in maniera precisa, con il varo dell'attuale normativa che prevede - per garantire una maggiore continuità didattica ma anche una migliore efficienza del servizio - la costituzione di istituti comprensivi più grandi e stabili nel territorio e nel tempo. «E' nostra intenzione - continuano i dirigenti scolastici - tranquillizzare le famiglie, perchè da tali operazioni non riceveranno alcun danno, dal momento in cui gli alunni continueranno a frequentare le aule che attualmente frequentano.

Si procederà solo alla ridistribuzione, in maniera più oculata e razionale, di alcuni e plessi scolastici. Le strutture, oggi ubicate e distribuite a casaccio, alcune persino distanti chilometri rispetto alla sede centrale, o con carenze di spazi e problemi di sovraffollamento, saranno riorganizzate, sfruttando al massimo e in maniera opportuna i plessi oggi poco utilizzati. Anche in questo caso, per gli alunni, non cambierà nulla». I ragazzi, insomma, non risentiranno del riassetto che potrebbe essere deciso nelle scuole locali, e la rimodulazione potrebbe essere anche un'occasione per un riordino generale delle strutture comunali messe a disposizione delle scuole. «In tal senso - continuano i dirigenti Morana, Lucenti, Vaccarisi e Di Lorenzo - le istituzioni scolastiche, con delibere degli organi collegiali, hanno già proceduto a una valutazione della situazione locale, ben consapevoli che, la mancata attuazione della legge potrebbe provocare un danno all'istruzione scolastica, soggetta a misure compensative, con l'assegnazione di minori risorse». Appare dunque indispensabile provvedere a un migliore utilizzo delle infrastrutture, attraverso una riorganizzazione che riguarda essenzialmente le dirigenze scolastiche. «Siamo certi - concludono i dirigenti - che in sede di convocazione del tavolo definitivo sul dimensionamento, la Regione si impegnerà a risolvere le criticità più evidenti con l'aiuto degli enti territoriali e delle organizzazioni sindacali. Siamo chiamati tutti al rispetto delle norme: è la cultura della legalità».

Salvatore Marziano


Pachino punta sul totale degli studenti



La nuova normativa scolastica prevede l'aggregazione in istituti comprensivi delle scuole dell'infanzia, delle scuole primarie e delle scuole secondarie di primo grado, con la conseguente soppressione delle istituzioni scolastiche autonome, costituite separatamente da direzioni didattiche e scuole secondarie di primo grado. Inoltre, è previsto che tutte le istituzioni scolastiche autonome con un numero di alunni inferiore a 500 unità, ridotto fino a 300 per le istituzioni scolastiche site nelle piccole isole, nei comuni montani e nelle aree geografiche con specificità linguistiche, non possono essere più sede di dirigenza scolastica e «devono essere conferite in reggenza a dirigenti scolastici già in servizio presso altre istituzioni scolastiche autonome». A Pachino il primo istituto superiore «Michelangelo Bartolo» ha 784 iscritti, e il secondo istituto professionale per l'Agricoltura e l'Alberghiero «Paolo Calleri» ha 603 alunni. Entrambi dunque superano le soglie previste. Tra i comprensivi invece, il «Verga» ha 755 alunni, il «Pellico» 744, mentre il comprensivo «Brancati» ha 578 frequentanti e il comprensivo «Sgroi» né ha solo 394. Il riassetto potrà prevedere anche parziali modifiche con l'aggregazione dei plessi. Il Comune di Pachino sta tentando di salvare l'autonomia dei 4 comprensivi facendo riferimento al numero totale degli studenti.

Sa.Mar.
Fonte: LaSicilia.it il 27-11-2011 - Categoria: Cronaca

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