La ricetta di Pietro Ferrara per il governo della città

PACHINO - «I gentiluomini parlano di principi. La servitù parla delle persone». Esordisce con questo proverbio inglese il senatore Pietro Ferrara che interviene per commentare la realtà politica pachinese e non. «Spazzata via la sinistra non comunista con tangentopoli, -ha affermato il senatore Pietro Ferrara- i post P.C. non hanno saputo sfruttare il momento loro propizio ed hanno preferito vivere di rendita. Dopo il ciclo spazzato via dalla scoperta del finanziamento illecito dei partiti, è iniziata un'altra fase, ora a sua volta in crisi. Si dovrebbe avere faccia tosta a dire che in questi anni si è fatta grande l'Italia. Nel nostro piccolo, la nostra città sta vivendo le stesse inadempienze. Ma si può mentire una volta ma non per sempre. Nel declino sociale ed economico di questi anni, è grave che ci sia gente che si riproponga in modo velleitario o sfacciato come salvatori della patria. È necessario ricomporre i partiti tenendo presente che la differenza tra destra e sinistra non è l'etica ma riguarda i progetti politici da portare avanti. L'etica deve essere un regolamento di comportamento e prima di fare regole programmatiche bisognerebbe accettare il concetto di serietà.

Nell'ambito degli schieramenti, -ha continuato Ferrara- credo che l'Unione rappresenti la svolta politica contro il fallimento della Casa delle libertà, ma nella coalizione farei partecipare quanti, provenienti dal centrodestra, vogliono contribuire al progetto per la città». Il senatore Ferrara parla inoltre di comportamenti politici che si devono rifare all'etica. «E' necessario che si presti fede agli impegni presi con gli elettori rimanendo fedeli al mandato ricevuto. Gli accordi devono essere fatti alla luce del sole e chi si propone come amministratore non deve avere conflitti di interessi con il comune. Inoltre, -ha continuato il senatore Ferrara- chi andrà ad amministrare troverà le casse deficitarie, ma non potrà vessare i cittadini che già pagano i tributi richiesti dal Comune. Cosa diversa è per gli evasori!».

Sa.Mar.
Fonte: LaSicilia.it il 09-01-2006 - Categoria: Politica

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L'Unione per l'Ulivo...

Io credo che il Sen.Pietro Ferrara dice cose complessivamente condivisibili...

La eccezione del progetto è "latente" verso il nulla quando si sà che la sola Unione non è sufficiente a vincere le elezioni.

Ecco che si apre un confronto con forze che possono provenire anche dal centro destra ma che abbiano seri intendimenti di amministrazione e condivisione di un progetto per la città.

Per fare emergere due elementi determinanti per il governo della città: l' etica e la serietà nei comportamenti...anche questo condivisibile...

Tuttavia,oggi,in Sicilia oggi mi sembra ad un passaggio epocale dove bisogna discernere fra due modi diversi di essere "Sicilia" e la scelta di appoggiare politicamente Rita Borsellino come presidente della Regione siciliana può costituire un progetto politico aggregante e momento di sintesi fra "Partiti" e "movimenti" nella società siciliana,è dunque anche di quella pachinese.

Bisogna, dunque, dare continuità a questa scelta di fondo.
Ed in base a questo progetto creare le basi di partecipazione reale per un progetto di rinnovamento per Pachino.

In questo senso vedo molto importante la funzione che potrebbe svolgere e svolge l'associazione politica della "Citta Etica".

Io credo che questo movimento abbia le credenziali per potersi porre come elemento di raccordo: fra movimenti e partiti e costituire "una parte di una piattaforma programmatica" con solide basi nel centro sinistra e nel mondo giovanile.

Credo, per effetto dei vasi comunicanti, che la scelta di Rinascita per induzione ed interfaccia culturale laica trova ristoro e progressione verso una aggregazione più alta: che costituisce il plusvalore del centrosinistra.

Invito, anche, l'amico Antonino Nicastro a ricollegarsi ai suoi valori storici politici di riferimento e aderire autonomamente alla costituzione di questa nuova formazione politica sociale...

Credo che per effetto della messa in opera delle mediazioni potenziali, in breve si potrebbe costituire un raggruppamento avanzato che sotto l'ombra di un Ulivo potrebbero costituire quel nucleo politico in grado di creare le condizioni di un reale cambiamento etico-politico a Pachino.

Francamente mi duole mettere in evidenza che avrei preferito che fosse stato il gruppo dirigente dei Ds a proporsi intelligentemente come promotore di queste iniziative politiche.

Invece, oggi,haime, tocca a me rappresentarli dall'esilio e dalla lontana Firenze...sic!

Saluti danteschi,Spiros