PACHINO - Nei giorni scorsi alcuni operai del comune hanno proceduto alla rimozione dei quadri della pinacoteca comunale.
A renderlo noto è stato l'assessore ai beni culturali e allo sport e spettacolo Pietro Scala. Gli operai hanno proceduto a staccare le opere pittoriche dal muro ed a togliere le tele dalle cornici semidanneggiate dall'incendio vandalico che colpì la pinacoteca agli inizi del mese di novembre. In quell'occasione dei vandali, penetrati da una porta secondaria, divelsero alcuni arredi lignei dandoli alle fiamme. Ne derivò una copiosa fuliggine che ricoprì le pitture esposte non danneggiandole eccessivamente. Le tele, da allora rimaste appese nei locali chiusi al pubblico, sono ora state tolte dalle cornici ed arrotolate per essere conservate in attesa di un ripristino dei luoghi. Qualche settimana fa il presidente della commissione di vigilanza sulla pinacoteca, il pittore Salvatore Dugo, aveva richiamato l'attenzione dell'amministrazione proprio sul fatto che l'unico luogo che la città aveva per soddisfare l'espressione artistica dei pachinesi era rimasto chiuso, privando di fatto gli amatori locali del posto più naturale per esprimersi. Dugo, inoltre, aveva sottolineato l'esigenza di contattare un restauratore per il recupero e la pulitura degli arredi e delle cornici, oltre che per le necessarie opere di ristrutturazione dei locali e degli impianti rimasti danneggiati. «I tecnici del Comune nei giorni scorsi hanno approntato un progetto di restauro, - ha detto l'assessore Scala - che dovrebbe rendere nuovamente fruibile nel giro di tre o quattro mesi i locali. «L'ostacolo maggiore è recuperare i 20 mila euro occorrenti. Sono però fiducioso perché abbiamo già individuato i capitoli di bilancio su cui incidere per avere disponibile la liquidità».

Il recupero della pinacoteca sembra essere dunque uno degli obiettivi prioritari della giunta municipale. «Siamo rimasti particolarmente colpiti dall'atto di gratuito vandalismo compiuto. -ha detto Scala- Purtroppo tale imprevisto ha interrotto un bel progetto di valorizzazione culturale che sarebbe culminato in una mostra di Guttuso, la cui fondazione era già stata da noi contattata. «Il più grande cruccio è che l'atto vandalico perpetrato sia avvenuto proprio quando gli uffici avevano già previsto un sistema di allarme che sicuramente avrebbe impedito l'incendio». Sembra invece essere stato accantonato dai tecnici comunali un progetto sostenuto dall'ex assessore Rotta di un sistema a scomparsa per impedire che i quadri normalmente esposti e di proprietà del comune venissero ogni volta ad essere staccati dalle pareti per fare posto alle tele degli artisti esterni che di tanto in tanto i locali ospitano, impedendo così il rischio di danneggiamenti. Le opere verranno valorizzate in unm secondo momento,quando la pinacoteca verrà restituita all'antico splendore.

Salvatore Marziano