La maggioranza finalmente oggi si schiera compatta: Difensore civico e presidenza Ato rifiuti possono rappresentare un'insidi

PACHINO - La coalizione di maggioranza, dopo gli aggiustamenti estivi, ha ritrovato una sua stabilità anche se all'orizzonte si profilano scelte che potrebbero creare qualche grattacapo.
Il riferimento è alla scelta del difensore civico per il quale i giochi, nonostante la lettera aperta dell'avvocato Giuseppe Sena, uno dei due pretendenti alla carica, sembrano già fatti con la maggioranza dei consiglieri comunali orientata sul nome di Michele Di Pasquale. Una decisione che più di un distinguo avrebbe già sollevato soprattutto negli organi provinciali di Forza Italia che vedrebbe negativamente la scelta del gruppo consiliare di convergere sul nome di Di Pasquale sul quale vengono mossi dei rilievi di natura squisitamente politica, vista la vicinanza all'area politica diessino del legale portopalese. Da un punto di vista professionale, infatti, è stato più volte ribadito dai vari rappresentanti dei gruppi consiliari, che tanto Sena quanto Di Pasquale sono pienamente all'altezza di ricoprire questa carica delicata. Tra tutti i gruppi la posizione più chiara ancora una volta sembra quella di Rinascita. Il coordinatore del movimento, rappresentato in consiglio comunale da tre consiglieri, ha auspicato nei giorni scorsi una posizione unitaria di tutta la maggioranza, costituita da 14 consiglieri comunali su un totale di venti.
Numeri che consentirebbero la nomina del difensore civico già alla prima votazione. Qualcuno a Pachino obietta che per gli incarichi di una certa importanza hanno sempre prevalso scelte di professionisti al di fuori della cerchia di maggioranza.
Un caso di totale libertà di azione da parte dell'amministrazione comunale, che non guarderebbe a tessere di partito né a schieramenti privilegiando sempre e soltanto la professionalità, o la prevalenza di diktat più o meno velati di qualche gruppo politico che ha fatto di una certa trasversalità la propria bandiera. A buon intenditore poche parole, recita un vecchio detto sempre attuale.

E nei giorni scorsi è arrivata anche la puntualizzazione di Alleanza Nazionale, attraverso il coordinatore cittadino Emanuele Rotta, che ha definito l'Udc il partito di gran lunga predominante della coalizione, in particolare considerando la questione della presidenza dell'Ato rifiuti, ad appannaggio attualmente di un esponente vicino al partito di centro, oltra a quella già citata del difensore civico. Resta tuttavia un dato di fatto: da quando è passato il periodo delle verifiche permanenti, che hanno contrassegnato l'intero periodo estivo, la maggioranza ha trovato una stabilità soprattutto in consiglio comunale dove fino a pochi mesi fa il numero legale mancava una volta si e l'altra pure, rendendo spesso impossibile la prosecuzione dei lavori assembleari. Persino un moderato come il presidente del civico consesso, Antonino Nicastro, sembrava aver perso la pazienza in quel periodo per le continue diatribe interne alla maggioranza di allora che si ripercuotevano nel funzionamento del consiglio comunale. Clima differente all'interno della giunta dove la coesione tra i vari assessori è sempre stata una delle caratteristiche anche nei tempestosi giorni della rottura con Alleanza Nazionale. E in questo i meriti del sindaco Barone, proveniente dalla società civile e senza vincoli particolari con alcun partito, per molti sono più che evidenti. La sinistra, sempre molto attiva nel rimarcare le pecche della coalizione di governo cittadino, non si è mai tirata indietro nel sottolineare le crepe e le indecisioni di questa maggioranza. Il segretario pachinese dei Democratici di Sinistra, Salvatore Borgh, ha parlato spesso di coalizione che si regge solo per la mera logica numerica e senza alcun serio e concreto progetto politico di legislatura.

L. S.
Fonte: LaSicilia.it il 23-10-2003 - Categoria: Politica

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NON LA PROFESSIONALITA' MA L'IMPARZIALITA'.

Sembra di essere tornati, almeno 15 anni, indietro nel fare politico dei rappresentanti popolari che siedono a rappresentare la collettività e i cittadini pachinesi. Consiglio Comunale, che allo stato delle cose ,fra l'altro, non ha una sede protocollare all'altezza della funzione e supporto al governo razionale che sicuramente dovrebbe avere. Ma questo è un dettaglio che configura una sicumera che purtroppo allo stato dei fatti si rileva veritiera. Dalle dichiarazioni rese (dai luminari locali), infatti, si avvantaggia l'appartenenza politica senza un filo di coerenza e supporto formale che la legge regionale potrebbe dare: ma questa non c'è!!!Pertanto, non avendo esperienza in materia, la tradizionale "politica trasversale" prende il sopravvento su un'atto formale a carattere generale e ad alto contenuto imparziale. Potrebbe sembrare materia di poco conto. Ed invece si sà che cosi non è!!!!!!
Perchè la "imparziale funzione di difensore Civico" potrebbe essere utilizzata come possibile pedana per una opposizione all'amministrazione comunale che di fatto non c'è!!!!!!! Non c'è perchè alleanza Nazionale,presa in contropiede, non può criticare più di tanto questa amministrazione. "Aspetta alla finestra" perchè sà che l'aumento di tensione interna alla coalizione prima o poi ci sarà. E in fondo spera di potere ritornare nella stessa amministrazione. E questo lo può fare solo ed esclusivamente alla massima delle condizioni( vicesindaco e due consiglieri se non tre) per poter affrontare la nuova campagna elettorale da sicuri vincitori.Per quanto riguarda in Sindaco che non viene affatto dalla società civile ma dalla sinistra più estrema ha capito che ha una carta in mano e la gioca fino in fondo: ho fatte come dico io o mi dimetto e si torna a votare. E questo il deterrente a tutte le sotto-correnti che ha dovuto affrontare.L'opposizione non c'è perchè le esigue forze espresse dai due consiglieri rimasti non sono determinanti a nulla. Non c'è perchè dopo la "cacciata" dell'ultimo dei rappresentanti del maggiore partito della sinistra che è stato funzionale all'accerchiamento di A.N.. Questo fatto voluto e finemente ricercato da parte dell'interessato che ne ha determinato la cooptazione a "consigliere" exstraconsiliare. Cosa democraticamente inaccettabile e palesemente percepibile anche dalle intelligenze che fanno la seconda elementare serale. Se c'è!!!!
Dall'alto di Torrefano mentre guardo il riprovevole gioco. Cordiali Saluti.
Spiros.