PACHINO - Puntare sulla promozione dei prodotti ortofrutticoli perché questo può contribuire a fronteggiare la crisi del mercato. E' questo l'ultimo proposito degli imprenditori pachinesi in vista di risoluzioni definitive. «Il messaggio è darsi da fare» afferma il presidente dell'Associazione per la tutela dei prodotti tipici di Pachino, Salvatore Chiaramida. Mentre un lento ma inarrestabile crollo continua a debilitare l'intero settore, si programma per il futuro. L'obiettivo è promuovere e valorizzare la qualità del prodotto. Proiettori puntati, quindi, sull'ortofrutta coltivata in tutto il comprensorio pachinese, fiore all'occhiello dell'economia agricola. A partire dal rinomato pomodoro di Pachino. «Riteniamo - spiega Chiaramida - che il marchio di Indicazione geografica protetta, di cui gode il nostro pomodoro, oggi possa rappresentare uno strumento fondamentale per il rilancio della commercializzazione». Almeno fino a quando non si approdi a nuovi risultati, frutto di una collaborazione delle istituzioni e delle autorità competenti.

Intanto, un primo segnale positivo giunge dal Nord Italia. Alcuni grossisti della Lombardia, infatti, sembrerebbero intenzionati a scommettere sulla qualità del pomodoro di Pachino per stimolare il mercato. Le prime conferme sono arrivate ieri mattina nel corso di una riunione. «Dall'incontro tra gli addetti ai lavori - aggiunge il presidente dell'Atpt - sono emerse prospettive rassicuranti. Alcuni operatori del settore agricolo lombardi, infatti, rappresentanti del Consorzio Qualità, nato a Brescia, hanno confermato la volontà di promuovere il nostro pomodoro a fianco di altri prodotti di qualità provenienti da diverse regioni italiane». Sono state gettate, insomma, le basi per una fattiva collaborazione. Aggiornamenti sono previsti per i prossimi giorni, sempre a partire dall'incontro tra domanda e offerta, fatto attraverso la mediazione di soggetti certi e qualificati.

Lidia Corallo