La lista Rinascita si chiama fuori dalla Giunta comunale

PACHINO - Si è svolta venerdì sera l'attesa conferenza stampa del movimento civico Rinascita di Pachino. Confermate le attese: la lista civica lascia l'esecutivo cittadino. Lunedì i due assessori Scala e Gambuzza, espressione del movimento, rassegneranno le dimissioni. «Il motivo di questo gesto, -ha dichiarato il coordinatore Sebastiano Mallia alla presenza dell'intero coordinamento della lista civica- va ricercato nel voler dare la possibilità al sindaco Barone di riuscire a trovare una maggioranza consiliare utilizzando questi due posti che così si renderanno disponibili. Per il bene dell'intera collettività, -ha continuato Mallia- riteniamo che una terza interruzione di legislatura, dopo quelle di Latino e Adamo, possa penalizzare gravemente l'intera città. Dunque siamo disposti a cedere i due assessorati occupati da esponenti di Rinascita in modo che il sindaco Barone possa trovare gli equilibri giusti per potere arrivare fino a fine mandato. Fino ad oggi infatti le richieste dei partiti non sono state accontentate a causa della esiguità dei posti disponibili. Cediamo entrambi gli assessorati da noi guidati anche perchè non vogliamo sedere allo stesso tavolo amministrativo con i partiti che fino ad oggi hanno solo cercato di scalzare Rinascita. Abbiamo comunque dato assicurazioni ai nostri alleati. Il cammino fino ad ora fatto insieme non sarà perduto ma costituisce una solida base di partenza per il futuro».

Le dimissioni degli assessori non comportano dunque l'uscita del movimento dalla coalizione politica che sostiene Barone. In consiglio infatti i tre rappresentanti del movimento di Mallia continueranno a sostenere l'azione di governo. Obiettivo dichiarato dunque è dare la possibilità a Barone di aumentare le offerte ai partiti per ottenere in cambio una maggioranza. La cosa non dovrebbe essere difficile visto che il sindaco può gia contare su 9 uomini, e trovarne altri due per arrivare ad 11 offrendo loro ben tre assessorati dovrebbe essere cosa facile. La mossa di Rinascita dunque potrebbe sbloccare la situazione per arrivare a fine legislatura, poi si vedrà. Sul futuro infatti la lista civica non sembra avere le idee ben chiare, visto che alla domanda se vorranno ricandidare Barone la risposta del coordinamento non è stata né un si, né un no e neanche un forse. Barone infatti al momento viene invocato come garante del movimento orfano di assessorati, ma per Mallia e compagni resta un uomo dell'Udc. Intanto i vertici provinciali della Cdl, forse fiutando imminenti stravolgimenti, si sono interrogati sul da farsi ed hanno optato per la sfiducia contro Barone. La mozione però potrebbe non avere tempi brevi dato che in consiglio i partiti della Cdl non hanno i 13 consiglieri necessari per la mozione. Insomma il mercato consiliare resta aperto.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 26-09-2004 - Categoria: Politica

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UN GESTO DI GRANDE RESPONSABILITA' POLITICA

Mossa tattica con profonde ripercussioni strategiche.( a buon intenditore poche parole) Non ho altre parole per definire questa scelta da parte del movimento Rinascita di Pachino e per Pachino.Un gesto di grande maturità politica che porta questo movimento dall'alto dei suoi 2000 voti e da primo "partito" di Pachino a compiere un grande gesto laico e a cedere i due assessorati in giunta per permettere al resto della coalizione, omogenea e solidale(!?), delle C.d.L di trovare la strada finalmente libera per ricomporre una amministrazione. Che per l'estistenza di questo movimento anomalo e senza agganci partitici regionali e nazionali è stata accusato,ingiustamente a mio parere, di essere l'elemento anomalo e di frizione e disturbo che fino ad ora non ha consentito e permesso la composizione di una amministrazione fedele e specchiata alle semplificazioni partitiche che sono sono state invocate a gran voce da autorevoli e variegati rappresentanti che hanno negli schemi semplici dei PARTITI istituzionali il raggio di azione che travalica lo stato italiano: arrivando, per interesse e competenze, fino all'ONU. La mossa non mi ha sorpreso più di tanto e naturalmente essa pone questo movimento al di sopra del comune sentire ed intendimento del fare "politica". Politica di e come Servizio, non per se stessi ma, per tutta la comunità di Pachino in una visione alta e qualificante. Confermando i valori altissimi sia della sua provenienza che gli intendimenti profondi degli uomini che l' hanno fondata che quelli che ora la guidano. E dimostrando nei fatti e nelle azioni concrete disinteresse per il fare personale ed ancora orientata alla prospettiva di un rinnovamento ed un rinascimento della città che, sull'esempio del Cristo risorto, attende il riscatto che ancora una volta tarda ad arrivare. Questa azione di grande laicità rinsalda i cuori degli uomini di buona volontà e omaggia, come non mai, il pensiero profondo e non cancellabile del suo leader e fondatore che rimarrà sempre nei cuori e nelle menti delle donne e degli uomini "per bene" di Pachino: Mauro Adamo.Grazie Rinascita di Pachino e per Pachino, Grazie Sebastiano Mallia. Nel panorama locale siete ineguagliabili ma ampiamente condivisibili!
Cordiali Saluti. Rospin