La Lipu censisce anche fenicotteri e falchi di palude

La Lipu censisce anche fenicotteri e falchi di palude Ricchissima presenza di avifauna svernante nella riserva naturale di Vendicari minacciata dalla possibilità di essere comunque coinvolta nell'attività di ricerca di idrocarburi che la società americana Panther intenderebbe avviare dopo il placet della Regione. Una riserva che viene gestita escludendo l'intento di una inutile museizzazione naturale, dal Corpo Forestale dello Stato e che deve comunque resistere ad una serie di attacchi che vorrebbero alterarne l'integrità, come i recenti tentativi di costruirvi delle abitazioni private. Anche l'Oasi di Vendicari, rientra abitualmente negli itinerari del censimento invernale che viene operato dalla Lipu, di concerto quest'anno, con un numero sempre crescente di volontari. Sono stati affiancati difatti gli operatori della Lipu in questo censimento che attesta lo stato di salute dell'avifauna, nei principali luoghi umidi della provincia aretusea in tutto sei, ma più in generale del territorio che ospita sia svernanti che nidificatori, quasi un centinaio di volontari. Gli acquitrini della riserva di Vendicari come Pantano Grande e Pantano Roveto ma anche quelli più distanti in linea d'aria dal territorio della riserva sono e rimangono di grande interesse naturalistico.Vi stanno svernando,difatti, un numero che si conta sulle due migliaia di anatre come folaghe, volpoche, fischioni ma anche gru e cavalieri d'Italia che oramai nidificano in quantità sempre crescenti, nei cosiddetti luoghi umidi di tutto il territorio aretuseo.

«Ma sono maggiormente le cosiddette aree protette- come segnalava con un analisi adeguata Fabio Cilea, naturalistica della Lipu, molto attiva in tutta la provincia- si prestano meglio alla presenza e alla nidificazione di questi migratori, proprio perchè non corrono il rischio di incappare su una notevole pressione venatoria». E questo succede a largo raggio, in tutte le oasi naturalistiche, più protette del territorio della provincia aretusea. Prova ne sono le cifre degli uccelli svernanti, che sono stati per esempio censiti in due luoghi come le Saline di Priolo e la riserva Ciane Saline di Siracusa, le quali sino a non molti anni addietro erano il regno indiscriminato di bracconieri. Oggi la riserva delle Saline di Priolo, offre ospitalità a quarantadue fenicotteri, uno dei quali inanellato che proviene dagli acquitrini della Camargue in Francia ma si segnala altresì per la presenza, davvero inusuale nelle nostre zone che abitualmente ospitano falchi di palude anche di un falco pescatore.

Giuseppe Benanti
Fonte: LaSicilia.it il 13-02-2005 - Categoria: Cronaca

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