La lingua attraverso le canzoni

PACHINO - In occasione della giornata della società «Dante Alighieri», la sezione pachinese, diretta dalla professoressa Maria Pia Infantino, ha invitato il professore Giuseppe Patota. Il docente, ordinario di Storia della Lingua italiana presso l'Università di Siena, ha tenuto un'interessante conferenza dal titolo «Piccola storia linguistica della canzone italiana dagli anni Trenta ai giorni nostri». All'esame del cattedratico termini e costrutti, modi di dire e metafore. «La parola canzone - ha spiegato il professore Patota - oggi ha un significato diverso rispetto al passato. Basti ricordare che Dante Alighieri divise la sua «Commedia» in cantiche che, sono divise in canti oppure ricordiamo i «Canti» di Leopardi o il «Canzoniere» di Petrarca. Oggi la parola canzone evoca alla nostra mente dei motivetti leggeri. Negli anni Venti e Trenta del Novecento, si sono distinti tre filoni della canzone italiana.

«Il primo - ha spiegato il docente dell'ateneo senese - racchiude la canzone romantico-sentimentale, dove cuor e amor fanno sempre rima. Al secondo filone appartengono le canzoni dedicate alla mamma, mentre al terzo appartengono le canzoni comiche dove la rima è molto ricercata. Questo genere si sviluppa negli anni del Fascismo, quando i cittadini sentono il bisogno di ascoltare canzoni magari strampalate ma che li facciano sorridere».
Il professore, nel corso della conferenza, ha fatto ascoltare le canzoni di cui parlava, facendone un'analisi dettagliata.

Silvestra Sorbera
Fonte: LaSicilia.it il 07-05-2006 - Categoria: Cultura e spettacolo

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