La gran parte dei roghi nelle zone incolte ha cause accidentali

Gli uomini della Forestale, nella campagna estiva contro gli incendi, stanno intervenendo, per lo più, per domare sviluppatisi, accidentalmente o dolosamente, nelle zone incolte. Confermando la tendenza già manifestatasi nel 2003, la vigilanza assicurata dagli uomini della forestale sta così scoraggiando quanti, tra i piromani, «prediligevano» le aree boschive.
«Pur potendo esprimere un giudizio parziale, visto che il servizio antincendio giungerà a conclusione il 15 ottobre - dice il responsabile del servizio tutela, vigilanza e antincendio Maurizio Marchetti - il servizio, almeno sinora, sta preservando il patrimonio boschivo. Lo svolgimento del servizio, 24 ore su 24, è affidato a 412 unità di cui: 262 addetti allo spegnimento incendi e ribattezzati centounisti; 60 adibiti alla guida delle autobotti; 90 addetti all'avvistamento incendi dalle apposite torri. Per l'approvvigionamento idrico, il personale può attingere da dieci serbatoi d'acqua fissi e da 5 mobili. I mezzi antincendio sono 21, tra cui autobotti, automezzi con modulo antincendio, automezzi e furgoni per il trasporto delle squadre». Per garantire la massima copertura del servizio il territorio provinciale è stato suddiviso in due distretti forestali: «Monte Lauro - Noto Antica», comprensivo dei comuni di Buccheri, Buscemi, Palazzolo, Avola, Noto, Rosolini, Portopalo, Pachino, Canicattini Bagni, e Siracusa; «Giarranauti» inclusivo dei comuni di Sortino, Ferla, Melilli, Priolo, Augusta, Lentini, Carlentini, Floridia, Solarino e Franconfonte.

All'interno dei due distretti forestali insistono, poi, quattro distaccamenti. Per quanto riguarda la superficie boschiva, essa è pari a 10.119 ettari. Inoltre, benchè nella provincia di Siracusa la flora sia essenzialmente mediterranea, con qualche distinguo fra le zone litoranee e quelle montane, per sommi capi il quadro tracciabile è questo: nella zona montana, nei contrafforti del Monte Lauro predominano le querce; lungo il Cassibile e l'Anapo sono presenti i platani spontanei, gli ontani, i frassini e gli olmi; nelle cave è possibile trovare gli acanti, gli oleandri, le mimose, i capperi e i fichi selvatici; nei pantani, infine, vivono le canne e i giunchi. Occorre, poi, precisare che la maggior parte dei boschi, recentemente impiantati, sono nella fase di adattamento.

Lucia Corsale
Fonte: LaSicilia.it il 17-08-2004 - Categoria: Cronaca

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