La Giunta si trasferisce alla Balata

La Giunta si trasferisce alla Balata MARZAMEMI - La Giunta municipale si trasferisce alla Balata di Marzamemi per dire no, insieme al deputato regionale dell'Mpa Pippo Gennuso, alla costruzione del pontile di Marzamemi che, secondo quanto affermato dagli stessi esponenti della giunta, potrebbe stravolgere l'aspetto esteriore e le caratteristiche culturali dell'antico porticciolo di pescatori. Duro è il giudizio del deputato Gennuso secondo cui, solo la magistratura potrebbe fermare la realizzazione del pontile per nautica da diporto. Responsabile di tutto ciò, per Gennuso, è la Soprintendenza di Siracusa che, ad oggi sta procedendo a bloccare opere pubbliche importantissime per lo sviluppo, mentre in passato ha autorizzato quelli che il deputato regionale ha definito degli «scempi ambientali». «Così come accaduto per il cavalca ferrovia di Rosolini, il villaggio turistico a Siracusa e l'Auchan in una zona archeologica, anche per il porto Balata si profila un altre scempio autorizzato dalla Soprintendenza che ha operato secondo una gestione scellerata e di cui chiederemo conto. Ad oggi, l'unica ipotesi possibile per bloccare la costruzione del pontile è che la Procura di Siracusa sequestri gli atti anche perché, a mio modo di vedere, gli abusi sono lampanti». Secondo il sindaco di Pachino Paolo Bonaiuto, le decisioni degli organismi regionali e di tutela ambientale hanno adottato, nel caso della Balata, delle decisioni errate.

«Non capiamo, -ha affermato Bonaiuto, poiché non meno di un anno fa abbiamo chiesto al demanio marittimo, nello stesso posto in cui sorgerà l'area di rimessaggio dell'area diportistica, la possibilità di realizzare un parcheggio e ci è stato negato a causa dei vincoli ambientali, ed oggi si autorizza addirittura un cantiere navale. Lo stesso dicasi circa la richiesta dell'ente comunale di realizzare una cabina elettrica di potenziamento senza che ci fosse data alcuna risposta, ed invece per dei lavori che stravolgono la natura dei luoghi si considera il silenzio assenso». Su tale questione è intervenuto l'ex vicesindaco Michelangelo Blandizzi, il quale ha evidenziato come nell'area interessata dai lavori vige un piano particolareggiato ad oggi in vigore, motivo per cui nessun silenzio assenso può essere preso in considerazione, né possono sorgere aree di qualsiasi tipo dato che gli stessi fabbricati esistenti dovrebbero essere abbattuti. Inoltre a partire dal primo gennaio 2012 le aree demaniali passeranno sotto la competenza comunale.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 17-04-2011 - Categoria: Politica

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