La Flai: «“Cico”, vicenda iniqua»

SIRACUSA – «La vicenda dei cinque lavoratori marinai del “Cico” di Portopalo, che si sono ritrovati, improvvisamente disoccupati per il sequestro del peschereccio su cui lavoravano, per avere salvato 151 disperati in mare è tanto assurda quanto iniqua». Lo afferma il segretario provinciale della Flai-Cgil, Paolo Censabella. «Sono questi gli effetti devastanti di una recente legge - dice - che entrerà in vigore il 9 settembre prossimo, ma soprattutto di una campagna politico culturale che vuole mortificare ogni forma di solidarietà umana e civile ed esaltare l'individualismo e l'egoismo più sfrenato che colpirà senza pietà i più deboli e bisognosi».

La Flai di Siracusa, che è il sindacato di categoria della Cgil dei lavoratori della pesca, nel denunciare la drammatica situazione determinatasi, esprime tutta la solidarietà umana e politica ai lavoratori che per avere applicato un codice di comportamento osservato in mare dalle flotte di tutto il mondo civile si ritrovano senza lavoro. «La Flai, che è il sindacato dei diritti e della solidarietà - afferma ancora Censabella - si batterà in tutte le sedi e con tutti i mezzi leciti per sostenere la lotta dei lavoratori ma soprattutto per modificare questa assurda legge che risulta in contrasto con la coscienza civile di milioni di lavoratori e cittadini».
Fonte: La Gazzetta del Sud On Line il 25-08-2002 - Categoria: Cronaca

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